I debiti di Andromeda, la società che gestì il Pineta di Milano Marittima fino al fallimento nel marzo del 2022 e ora affidata al curatore Claudio Colatorti, ammonterebbero a un milione e mezzo di euro. Una cifra ben più alta rispetto ai circa 130mila euro di mancati affitti pagati ai proprietari dei muri del locale da parte di Hdp22, ovvero la società subentrata ad Andromeda nella gestione dello storico locale. Il dato è emerso ieri nel corso della prima udienza per l’esame dello stato passivo di Andromeda, i crediti insinuati ammessi sarebbero per la maggior parte di natura tributaria. Il creditore, in diversi casi, risulta quindi essere il Fisco; sia a livello locale che nazionale. Maggiori dettagli potrebbero emergere nel corso delle prossime udienze: quello di ieri era un passaggio formale obbligato, ma una volta chiuso l’esame dello stato passivo, occorreranno altri 60 giorni per disporre di una relazione che potrebbe risultare utile anche alla Procura per le sue verifiche.
Il sequestro giudiziario
Ma non è l’aula dei fallimenti l’unica da tenere d’occhio: già oggi, in sede civile, vi sarà un passaggio cruciale per capire come potrebbe proseguire la vicenda giudiziaria che vede protagonista la discoteca che un tempo fu la più celebre della Romagna. Il giudice sarà infatti chiamato a esprimersi sul sequestro giudiziario del locale, eseguito ormai più di dieci giorni fa. Qualora dovessero essere confermati i sigilli, entro un mese sarà fissata l’udienza di merito per decidere sulla definitiva restituzione del Pineta ad Andromeda. Quest’ultima avrebbe dovuto ricevere sul proprio conto da parte di Hdp22 47mila euro per la vendita della discoteca, ma i soldi non sono mai stati versati. La cifra, in ogni caso, pare non dovesse fare un giro enorme: secondo quanto emerso finora, sia Andromeda che la società che ha preso in gestione il Pineta dopo di lei sarebbero riferibili alla stessa persona, l’imprenditore aretino Marco Amadori di 43 anni. Dalle parti di viale Romagna, in ogni caso, non manca l’ottimismo: nonostante il giudice debba esprimersi oggi sulle sorti del sequestro, il Pineta ha già iniziato a pubblicizzare sui propri canali social gli eventi di aprile.