Milano Marittima, lavoro quotidiano di 12 ore in albergo, ma erano assunti per un'ora al giorno

I militari della Tenenza della Guardia di Finanza di Cervia, hanno concluso nei giorni scorsi gli accertamenti avviati nella passata stagione turistica nei confronti di due strutture ricettive di Milano Marittima, contigue tra loro e riconducibili al medesimo assetto gestionale.
In particolare nei primi giorni di agosto scorso, le Fiamme Gialle cervesi e funzionari dell’Ispettorato Territoriale del Lavoro di Ravenna hanno effettuato un’ispezione in un albergo della riviera, che ha permesso di identificare 32 lavoratori presenti in hotel, tra cui 6 animatori dipendenti da una società esterna legata alla struttura da un contratto di appalto di servizi.
In un albergo 3 lavoratori in nero e altri 16 dovevano lavorare un'ora al giorno
Ne è emerso un contesto generale di gravi irregolarità, posto che 3 dipendenti risultavano lavorare completamente “in nero”, mentre altri 16 lavoratori erano irregolari, in quanto erano formalmente assunti per solo 6 ore settimanali (praticamente per un’ora al giorno) mentre prestavano servizio come maitre di sala, barman, chef, aiuto cuoco, lavapiatti e camerieri per un periodo ben più ampio.In un secondo albergo 10 lavoratori in nero e 16 irregolari
Sulla base dell’esito di questa prima ispezione i militari della Tenenza di Cervia due giorni dopo accedevano anche nell’altro albergo limitrofo a quello già controllato e anche in questo caso la situazione era la stessa: su 28 lavoratori identificati, 10 risultavano in nero e altri 16 irregolari, essendo stati assunti anche loro con contratti part time a tempo determinato con un orario pianificato di sole 6 ore settimanali mentre di fatto svolgevano tutti quanti orari ben più lunghi, con una media di 6 – 8 ore e picchi di 11 – 12 ore per gli aiuti cuochi e i responsabili di sala.Complessivamente, pertanto, nei verbali di constatazione ora notificati alla parte sono stati conteggiati 13 lavoratori in nero e 32 irregolari. La relativa, significativa evasione contributiva è stata quindi segnalata agli uffici competenti al fine della regolarizzazione delle posizioni lavorative, del recupero degli oneri contributivi e previdenziali evasi e dell’irrogazione delle relative sanzioni amministrative. Negli stessi verbali, inoltre, i responsabili delle società ispezionate sono stati diffidati a regolarizzare l’intero periodo di impiego irregolare e ad assumere tutti i lavoratori impiegati “in nero”.