Milano Marittima, ex colonia Varese: due milioni e mezzo per il recupero

Milano Marittima
  • 20 novembre 2025

Un accordo quinquennale fra enti allo scopo di riqualificare l’ex colonia Varese: la stima dei costi per la messa in sicurezza dell’immobile è di 2,5 milioni di euro. Lo hanno messo nero su bianco Regione e Comune di Cervia insieme a Soprintendenza, Università di Ferrara e Parco del Delta del Po, i firmatari del recente protocollo d’intesa per il recupero dello storico edificio di viale Matteotti inaugurato nel 1939 con intitolazione a Costanzo Ciano: la sigla al patto sancisce un concreto passo in avanti rispetto a quanto dichiarato questa estate dal sindaco Mattia Missiroli, che aveva parlato di una «interlocuzione concreta» in seno alla Regione.

Il protocollo fa seguito a diversi sopralluoghi ed analisi condotti in prima istanza in collaborazione con l’Università di Ferrara: rilievi che, come si legge nel documento, «hanno evidenziato un elevato stato di degrado del bene, tanto da prevedere possibili ulteriori crolli nel breve periodo, rispetto a quelli già avvenuti, e la necessità di dar corso ad una messa in sicurezza urgente». Per l’intervento di prevede una spesa pari a circa 2.500.000 euro. Le analisi dell’Università sono state condivise con la Soprintendenza, che nel corso della primavera ha effettuato alcuni sopralluoghi insieme a tecnici della Regione e vigili del fuoco del comando provinciale: è così che l’ente ministeriale ha inoltrato alla Regione una nota chiedendo «che vengano poste in essere opere provvisionali atte ad evitare ulteriori danni a carico del bene tutelato». Da qui si è arrivati, nei giorni scorsi, alla redazione del protocollo d’intesa. Che si regge su alcuni punti fermi: nelle intenzioni dei firmatari, la riqualificazione dell’ex colonia Varese rappresenterà infatti «un caso pilota nazionale per la tutela e restauro delle strutture in cemento armato realizzate nel primo novecento italiano, da attuarsi per fasi». Insomma, un esempio da tenere a mente anche per il recupero delle decine e decine di ex colonie ormai in disuso che costellano la riviera romagnola.

Dal canto loro, gli enti firmatari si impegnano «nella prima fase ad una prima messa in sicurezza del sito ed a rendere fruibile al pubblico l’area verde, avviando nella seconda fase il progetto pilota sul fabbricato e completando l’assetto progettuale complessivo dell’area, in particolare rispetto al dialogo con l’area dunale fronte mare, il nuovo lungomare di Milano Marittima e la Pineta». Capofila dell’inziativa, con ruolo di coordinamento, sarà la Regione, proprietaria dell’immobile: viale Aldo Moro si farà carico di «uno stanziamento di bilancio pari a 2.500.000,00 euro eventualmente integrabili con ulteriori risorse per le successive fasi di recupero». Allo stesso tempo, secondo quanto sottoscritto, interverrà una «concessione gratuita del fabbricato e delle sue pertinenze al Comune di Cervia «, in forza della quale la municipalità assumerà la funzione di stazione appaltante per il progetto esecutivo.

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