Milano Marittima, "siete dei barbari": protesta contro un cantiere

«Siete dei barbari». I residenti di Milano Marittima, stanchi dei cantieri, protestano sul cartellone dei lavori di via del Veronese. La scritta fa seguito all’ennesima lottizzazione, con sacrificio dello spazio alberato, in questa via della zona Amati che sfocia sulla pista ciclabile. E su Facebook serpeggia lo scontento, un fenomeno sempre più marcato, con gli internauti inferociti per il ripetersi della «cementificazione». La palazzina, che ha cancellato «uno spiazzo gradevole, una interruzione del cemento», è in stato avanzato. E adesso c’è chi si vuole arrampicare sul cartellone per ribadire il concetto di “barbari”, dando vita a un contro manifesto del cemento.

Nel post di Luana Neri («Horror vacui, paura di uno spazio vuoto e alberato con l’inarrestabile bisogno di distruggerlo») si ricordano le «promesse elettorali relative allo stop al cemento», come pure spuntano le rimembranze di chi abita nella via, in stile ragazzo della via Gluck: «La mia gioventù, i ricordi da bambino, i giochi sul prato, tutto svanito. Una cosa orripilante, ma si poteva fare altro». E ancora lo sfogo di «sale e cemento». Il “consumo zero” del territorio va alla rovescio anche a Pinarella, dove scende in campo addirittura il presidente locale del Fai, Eugenio Cecchi, denunciando «una colata di cemento che sta cancellando campi e prati». Tornando a via del Veronese, «tutti i lavori di sfalcio e potatura sono stati fatti dal Comune fino allo scorso maggio, quindi tutti i cittadini hanno pagato, ma ora non c’è più una pianta». “Fin che c’è vita c’è cemento”, è infine la filosofia che viene attribuita a queste operazioni, ma non basta a calmare gli animi.

 

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