Milano Marittima, riaperto il parco naturale dopo la tromba d'aria

CERVIA. Dopo la terribile tromba marina del 10 luglio, ieri ha riaperto il Parco naturale. Ci è voluto un mese per sgomberare questo scrigno di biodiversità dai 500 pini caduti – rasi al suolo come fuscelli da venti che spiravano a oltre 100 chilometri all’ora –, ma adesso tutto è passato.

Rimane però la ferita che ha aperto uno squarcio proprio nel cuore del Parco, dove la mancanza degli ombrelli verdi lascia un vuoto terribile. «Il paesaggio non è più lo stesso – commenta Fabiana Succi di Atlantide –: la nostra amata pineta ha subito un duro colpo ma, a distanza di un mese da quel disastro, siamo pronti a ripartire. Per fortuna, il tornado non aveva compromesso la vita degli animali, che stanno tutti bene. Come pure è in funzione il bar e anche il “Parco avventura” non ha subito danni. Purtroppo, il panorama di questo incantevole angolo verde è completamente mutato».

La pineta torna a vivere
Nel frattempo anche nell’attigua pineta proseguono i lavori, per togliere – prima che sia troppo tardi – i tronchi dei pini centenari spazzati via dalla bufera. Molti sentieri sono stati riaperti, i frequentatori del polmone verde – a piedi o in bicicletta – sono ritornati in massa appena saputo dell’agibilità.
Il sindaco Massimo Medri, intanto, lancia l’idea di riconvertire questo patrimonio storico e naturalistico a “Central park”. «Dobbiamo valorizzare la pineta di Milano Marittima – afferma il primo cittadino – trasformandola in un luogo di spettacolo, di incontri culturali e di frequentazione quotidiana. Come modello di riferimento penso al Central park di New York, naturalmente in chiave cervese».

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