Milano Marittima, non nasceranno altre tartarughine: “Dieci uova non erano feconde”

Le dieci uova rimaste ancora chiuse nel nido sulla spiaggia libera di Milano Marittima non erano feconde: non nasceranno altre tartarughine Caretta caretta sulla sabbia della Romagna, quantomeno per questa estate. Andrea Ferrari, uno dei biologi del Tao (Turtles of the Adriatic Organization), insieme al suo staff all’alba di questa mattina ha aperto lo scavo da cui martedì sera erano uscite 81 tartarughine, tutte in buona salute e tutte immediatamente finite in mare.
I biologi hanno trovato dieci uova, come era atteso, dato che due mesi prima, nella notte tra il 24 e il 25 giugno, una tartaruga di circa 25 anni di età ne aveva deposte 91. Le uova erano poi state spostate per decisione del Tao a circa 300 metri di distanza per allontanarle dal pericolo di eventuali mareggiate. Dopo la schiusa di martedì ne restavano 10. «Le abbiamo trovate nello scavo – ha detto Ferrari -, non erano ancora schiuse ma a un primo esame non abbiamo riscontrato all’interno embrioni in avanzato stato di sviluppo. Faremo ulteriori analisi in laboratorio per comprenderne il contenuto ma a un primo esame ci è già parso chiaro che si tratta di uova non feconde».
Ferrari e il suo staff sono comunque molto contenti del risultato ottenuto con 81 uova schiuse e altrettante piccole tartarughine che hanno potuto raggiungere il mare in buona salute. «Abbiamo già smantellato il corridoio che è servito per condurle in acqua – racconta -. Si chiude una bellissima esperienza, con la prima nascita di tartarughe in Emilia Romagna e con un tasso di nascita, l’89%, molto positivo. Siamo molto contenti sia dal punto di vista scientifico che umano. Ringrazio i tanti volontari che si sono avvicendati ma anche le tantissime persone che ci sono venute a trovare».

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