Milano Marittima, fora le ruote a 33 biciclette

Cervia

Ventitré biciclette forate in un condominio di Milano Marittima nella stessa notte, quasi un record, ma chi è l’autore? Sonia Cimatti, residente nell’immobile, è certa della dinamica: «L’atto vandalico è stato compiuto con un arnese appuntito, del tutto volontariamente». Ma non è tutto.
Il giorno prima, infatti, altre 10 bici erano state ritrovate al mattino con le gomme a terra, evidentemente sforacchiate dallo stesso autore. In tutto fanno 33, nel medesimo condominio, dove adesso inizia a serpeggiare una certa preoccupazione. Ma soprattutto, perché prendersela con le due ruote? Forse è un automobilista frustrato che sfoga così la sua rabbia? Anche Sonia, dal canto suo, si chiede chi mai possa uscire di casa «con un punteruolo o un cacciavite per compiere atti vandalici».
Dopo la tromba marina e la bomba d’acqua la località, insomma, non trova pace; ma se i vandalismi fino ad ora avevano colpito negozi e arredi – o addirittura auto -, adesso la tipologia è completamente diversa e inusuale. E l’impegno della Amministrazione di rendere maggiormente sostenibile – proprio con le bici – la viabilità, cozza col proditorio atto dell’anonimo (o anonimi?) con il punteruolo. Che servirebbe, allora, realizzare uno dei più eleganti lungomari della costa – diventato appunto il regno di chi si muove pedalando? Oppure progettare il prosieguo di questa infrastruttura dal canalino alla 19 esima traversa? Fra l’altro, il masterplan delle ciclovie ha messo la sua prima pietra con la ciclabile che da Montaletto arriverà al Centro visite.
E l’anno prossimo toccherà alla rete leggera che si snoda attraverso le saline. Il post su Facebook farà rinsavire questo nemico giurato delle due ruote?

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