Migrante contagiato fugge dall'ospedale di Lugo. Caccia all'uomo

Ravenna

RAVENNA. Si trovava all’ospedale di Lugo ed era stato sottoposto al tampone per appurare l’eventuale contagio da coronavirus. Ma quando è giunto l’esito che ha evidenziato la sua positività, il ragazzo non c’era più. Sparito nel nulla dopo essersi allontanato senza dare nell’occhio. E ora è caccia al giovane cittadino del Gambia da parte delle forze dell’ordine, che da giorni lo stanno cercando senza sosta.

Irreperibile da giovedì
L’episodio, stando a quanto appreso finora, risale a giovedì scorso quando il giovane – un 19enne residente a Bologna ma di fatto senza fissa dimora, da tempo in Italia, con piccoli precedenti alle spalle e in passato ospite della Croce Rossa nel Lughese –, è scappato nella notte dall’Umberto I dove era stato ricoverato.

Le indagini
Il migrante presentava infatti sintomi influenzali compatibili con quelli dell’infezione da covid-19 e il personale medico ha deciso di procedere con il test. Come da prassi, subito dopo il prelievo il tampone è stato inviato al laboratorio per le analisi. L’accertamento ha poi restituito un esito positivo che ha evidenziato il contagio ma quando i medici sono andati a comunicarglielo, di lui si erano perse le tracce. Sono così scattate immediatamente le ricerche e nella prima mattinata di venerdì la direzione sanitaria ha formalizzato la denuncia dell’accaduto ai carabinieri di Lugo.

Rischio di altri contagi
Di fronte al pericolo di una potenziale diffusione incontrollata del virus, i militari hanno battuto le zone frequentate in passato dal 19enne e contattato quanti avevano avuto frequentazioni con lui, ma senza esito. Di conseguenza il raggio delle ricerche è stato esteso all’intera provincia, coinvolgendo tutte le forze dell’ordine a cui sono state girate le generalità e la foto del ricercato. Il timore degli inquirenti è che possa aver trovato riparo da qualche conoscente o sia comunque riuscito a trovare un luogo sicuro con l’aiuto di qualcuno, col rischio di contagiare anche altre persone all’oscuro della sua condizione clinica innescando una catena di propagazione del virus che rischia di sfuggire al controllo.

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