Michele Fenati presenta il suo disco "Dall'altra parte del mare"

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Michele Fenati ha pubblicato il suo sesto album, dal titolo “Dall’altra parte del mare”. Si tratta di una raccolta di 11 canzoni pop cantautorali, in linea con la trentennale carriera del cantante e autore ravennate, che si apre con “Il mio nome è Aurelio”, dedicato alla figura di Secondo Casadei (che al secolo si chiamava appunto Aurelio), e che ha avuto già buon successo. Riccarda Casadei e la famiglia del maestro del liscio hanno scritto una lettera di apprezzamento a Fenati. Il disco è però solo la parte musicale di un progetto che l’autore ha chiamato “Musica circolare (Vh-Ch)”, a metà tra nostalgia e riciclo. «Quando ero ragazzino – racconta – utilizzavo i soldi della paghetta per i dischi di vinile. Partivo da Voltana in motorino verso Lugo, dove c’erano tre negozi super forniti. Il vinile non era solo musica, ma un oggetto da trattare con il giusto rispetto che si deve ad una cosa preziosa. Un fotografo e un grafico creavano la copertina, musicisti, arrangiatore, direttore d’orchestra, autori e compositori curavano musica e testi che mi piaceva leggere mentre la puntina solcava il disco».

In linea con questa visione un po’ nostalgica del passato, Fenati lancia questo progetto che mira a recuperare le vecchie custodie delle videocassette Vhs, la cui plastica dura è difficilmente riciclabile, facendone contenitori per quello che è molto di più di un disco. Ha recuperato da case, cantine e aziende migliaia di questi contenitori, e li ha riempiti con un libretto che riporta testi e crediti, un po’ come facevano le vecchie copertine dei vinili, copia della lettera di Riccarda Casadei, e gadget di riciclo, come un portachiavi e un plettro in ogni confezione. Naturalmente c’è anche la musica, ascoltabile online tramite un QR code, e raccolta in una chiavetta Usb che contiene anche foto, testi e altro. «Il progetto “Musica circolare” – continua Fenati – non vuole solo reinserire in circolo un supporto tanto caro, ma vuole dare al pubblico la possibilità di affezionarsi a una canzone, a un testo, a un sogno. Nessun dubbio sull’utilità della “musica liquida”, ma quando si parla di brani che toccano l’anima, si torna ai tempi in cui la musica si ascoltava, leggeva e viveva. Questo vuole essere il mio piccolo contributo all’ambiente e all’idea che la musica è molto più di una canzone, molto più di un testo».

“Dall’altra parte del mare” uscirà prossimamente anche come disco in vinile.

www.michelefenati.it

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