Quasi un mese e mezzo dalla scomparsa di Claudio Samaritani, 55enne ravennate

Ravenna

RAVENNA. Era la mattina di Natale, la famiglia lo stava aspettando a casa per il tradizionale pranzo tutti insieme, ma Claudio da quel giorno non ha più fatto ritorno. Erano le 12 del 25 dicembre, esattamente quarantaquattro giorni fa, quando il 55enne di Ravenna aveva salutato il fratello Giuseppe con queste parole: «Vado a fare un giro». Una frase innocua, davanti alla quale chiunque avrebbe pensato ad una semplice passeggiata all’aperto. «Claudio – racconta il fratello – era solito uscire la mattina, il pomeriggio e a volte anche la notte tardi per una mezz’ora di camminata. Non ce la faceva a stare sempre fermo in casa, ma era sempre tornato».

A quasi un mese e mezzo dalla scomparsa di Claudio Samaritani, la famiglia torna a lanciare un appello a tutta Italia, nella speranza che qualcuno possa aver visto il 55enne scomparso e dare loro informazioni. Un appello che ieri sera è stato trasmesso anche sul noto programma di Rai 3 “Chi l’ha visto?”, dove Giuseppe in una intervista ha descritto prima di tutto l’abbigliamento del fratello: giubbotto di lana scuro con delle strisce bianche, pantaloni lunghi neri, scarpe da ginnastica nere con delle linee bianche, camicia di fustagno verde e maglione sempre verde. Tra l’altro, Claudio Samaritani va in giro appoggiandosi su una stampella d’acciaio con il manico color blu, data la sua fatica a camminare senza il supporto di quel sostegno.

Senza documenti

Tutti coloro che lo conoscono sono in ansia per la scomparsa di Claudio e c’è chi comincia a temere che possa essergli capitato qualcosa di brutto. La speranza della famiglia è che possa aver trovato rifugio da qualche parte: dentro una casa o, ancora meglio, dentro un ospedale, dato che il 55enne ravennate ha bisogno di medicine che assume due volte al giorno. Tuttavia la sua identificazione è resa ancora più complessa dal fatto che, quando il giorno di Natale è andato via senza fare ritorno, ha lasciato nella sua casa di viale Alberti il portafoglio con tutti i documenti.

«Nei primi giorni di appello – ricorda il fratello Giuseppe – abbiamo ricevuto diverse telefonate e ci siamo precipitati prima alle Bassette, poi all’ospedale e una volta a Cervia, ma purtroppo tutte le volte non si trattava di Claudio». Gli ultimi a vedere l’uomo, la mattina di Natale, erano stati proprio il fratello e prima ancora coloro che frequentano la parrocchia di San Paolo, dove il 55enne andava regolarmente a messa.
In passato era già capitato che fosse andato via di casa per qualche giorno, ma dopo due giorni aveva chiamato per dire dove si trovava ed era stato recuperato sul lungomare. Questa volta, però, di Claudio nessuna traccia. a.cic.

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