Mercato Saraceno, foto rovesciata: la sindaca difende l'assessora

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Continua a tenere banco la questione del like col quale l’assessora Giulia Paci ha manifestato il suo apprezzamento per un post con la foto di un volantino elettorale di Alice Buonguerrieri penzolante rovesciato da una buchetta delle lettere, e quindi con la parlamentare che appariva a testa in giù. I consiglieri di minoranza Nicholas Pellegrini (Fdi) e Ombretta Farneti (Lega) hanno chiesto le dimissioni dell’assessora, che ha replicato che l’intento non era minimamente offensivo o denigratorio, ma sostanzialmente un sorriso di fronte ad un evento casuale come quello del volantino rovesciato. Paci si è comunque dichiarava pronta a riconoscere che poteva trattarsi di una leggerezza, per la quale scusarsi con l’onorevole Buonguerrieri. Ha però chiesto analoga attenzione per le gesta di un viceministro della Repubblica del quale più volte in questi giorni è stata pubblicata la foto, di diversi anni fa, nella quale compare travestito da gerarca nazista. Il coordinatore di Fdi Valle del Savio, Giancarlo Polidori, sostiene che quelle parole sono «una pezza peggiore del buco». Invita perciò la sindaca Monica Rossi a ritirare le deleghe all’assessora Paci.

«Non ci penso nemmeno - è la risposta della sindaca - Mi dispiace per ciò che sta avvenendo. La Paci è una bravissima persona, magari un po’ ingenua. È molto capace, abbiamo avuto tre anni di proficua collaborazione, non ne faccio a meno per un like», taglia corto Monica Rossi. «Le dichiarazioni dell’assessore Giulia Paci ci lasciano sbalorditi - ha sottolineato Polidori - Prima ammette, pur timidamente, di aver sbagliato a mettere quel “mi piace” sul post denigratorio ed evocante atti di violenza esistiti nella storia della nostra nazione, pubblicato nei confronti dell’onorevole Alice Buonguerrieri, e ribadisce che la politica dell’odio non fa per lei, ma poi rincara la dose e riattizza la polemica, tirando in ballo addirittura il viceministro Galeazzo Bignami per una foto vecchia di decenni ed una storia ormai ampiamente spiegata. È una mossa del tutto pretestuosa e fuori luogo, che mostra come in realtà la sinistra intenda continuare ad alimentare un clima di odio tra le forze politiche. Giulia Paci rappresenta le istituzioni pubbliche, l’atteggiamento da lei tenuto e ribadito è inaccettabile. Rinnoviamo al sindaco la richiesta di ritirare le deleghe». Ma Monica Rossi non ci sta, facendo notare che «oltretutto si è anche scusata» e dicendosi certa che «non l’ha fatto certamente per motivi ideologici. Nessuna intenzione di offendere e di screditare; solo una ingenuità e banalità. Con tutti i problemi che abbiamo, questo è l’ultimo a cui pensare».

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