Mensa per i poveri: a Cesenatico 7800 pasti a 245 persone

Cesenatico

Una mensa per i poveri dove le parrocchie della diaconia di Cesenatico sanno fare squadra. Un Centro d'ascolto e prima accoglienza Caritas nel quale sono sempre più i poveri che bussano alla porta per tendere la mano. Nell'immediato si cerca di rispondere anche all'emergenza per i senza tetto. Un ruolo di sussidiarietà che richiede sempre più intesa con istituzioni e Comune e dove c'è bisogno di organizzazione e persone di buona volontà.

I numeri

In poco più di un anno sono stati 7.800 i pasti somministrati per 245 ospiti della mensa; mentre il Centro di accoglienza San Giacomo della Caritas assiste e aiuta 250 nuclei familiari, per circa 500/600 persone. «Alla mensa di questi tempi fanno riferimento una trentina di persone, alle volte anche 35 - dichiara il diacono Ettore Rossi - A quanti bussano alla nostra porta un pasto non lo si nega mai. In un secondo momento facciano un colloquio. Da agosto 2020 abbiamo incominciato a contare le persone che sono passate da qui. Ne abbiamo conteggiate 245 diverse, 118 italiane e 127 di nazionalità straniera. Le donne sono state 42, gli uomini 203».

Modalità di consegna

Viene consegnato loro un contenitore con il pranzo da asporto, onde evitare assembramento e file in strada. In questo c'è la collaborazione delle cucine delle parrocchie di tutta la cittadina.

Collaborazione parrochie e cibo

Per la preparazione e consegna dei pasti ci sono una cinquantina di volontari e le parrocchie lavorano a rotazione un giorno alla settimana. I prodotti alimentari per i pasti sono forniti dal Centro di primo ascolto San Giacomo, dai volontari di Sala, dalla Caritas diocesana, con il contributo economico dell'Unione dei Comuni, oltreché di tante persone di buon cuore che mettono a disposizione ingredienti e prodotti alimentari. «Quello che di giorno rimane vine dato ai fratelli di San Francesco della chiesa dei Cappuccini, che la sera lo distribuiscono a otto persone bisognose e senza fissa dimora».

Un tetto per l'inverno

Si è trovato alloggio e messo al riparo dal freddo già 6 persone senza casa. «Con il Comune - riferisce Rossi -, come si è fatto anche negli anni scorsi, stiamo individuando strutture ricettiva, un albergo, un campeggio, dove poter rimediare un giaciglio. Un letto caldo da garantire ai senza dimora, per metterli al riparo dai rigori delle notti invernali. Siamo partiti con le prime sei persone».

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