Meldola, scambio di persona: prende l’auto in prestito da un familiare e viene selvaggiamente picchiato al posto suo, 5 arresti

Meldola
  • 19 novembre 2025

Nei giorni scorsi, i Carabinieri della Stazione di Meldola, coadiuvati da quelli del Nucleo Operativo e Radiomobile di Compagnia, hanno dato esecuzione a cinque misure cautelari in carcere, emesse dal Giudice per le Indagini Preliminari di Forlì su richiesta della Procura della Repubblica di Forlì, nei confronti di altrettanti individui di origine albanese e macedone, di 24, 28, 39, 42 e 43 anni - rintracciati in varie località della provincia di Forlì-Cesena - ritenuti presunti responsabili di concorso nei reati di “rapina aggravata, lesioni personali, violazione di domicilio e danneggiamento”.

I fatti risalgono alla notte del 17 ottobre scorso quando la vittima, un uomo della zona, rientrando in casa al termine del turno lavorativo, mentre parcheggiava l’auto (di proprietà di un familiare) nel garage, veniva raggiunto da diverse persone che, dopo averlo bloccato e minacciato per una presunta “resa dei conti”, lo colpivano ripetutamente con pugni al volto ed alla testa, per poi sottrargli una catenina d’oro e denaro contante. La vittima riportava lesioni per le quali veniva trasportata e medicata presso l’ospedale di Forlì, è dimessa con diversi giorni di prognosi. Dopo l’azione violenta e premeditata, gli aggressori si allontanavano velocemente a bordo di un’auto, facendo perdere le loro tracce.

Le serrate indagini dei Carabinieri, intervenuti nell’immediatezza dei fatti, e coordinate dalla Procura della Repubblica di Forlì, hanno consentito di raccogliere elementi a carico dei responsabili, in particolare tracciare gli spostamenti compiuti dagli aggressori, prima e dopo l’evento, nonché le motivazioni della violenta rapina, da ricondurre ad una ritorsione per un diverbio avvenuto, all’interno di un locale della zona, tra un familiare della vittima della rapina - per il quale era stato scambiato in considerazione dell’uso della sua auto - con dei conoscenti degli aggressori.

Al termine delle formalità, quattro arrestati sono stati tradotti presso la casa circondariale di Forlì mentre un quinto in quella di Rimini, a disposizione dell’Autorità Giudiziaria competente.

Newsletter

Iscriviti e ricevi le notizie del giorno prima di chiunque altro Clicca qui