L’Istituto romagnolo per lo studio dei tumori “Dino Amadori” Irst Irccs celebra un traguardo di risonanza internazionale. Due dei suoi giovani ricercatori, Michele Zanoni e Filippo Piccinini, sono stati inclusi nella prestigiosa classifica del top 2% dei migliori ricercatori al mondo 2024, stilata dalla Stanford University in collaborazione con Elsevier, una delle più autorevoli case editrici scientifiche.
Meldola, due ricercatori Irst tra i top della classifica della Stanford University
Le motivazioni
Il riconoscimento, basato su rigorosi indicatori bibliometrici relativi a pubblicazioni e citazioni, premia gli studiosi con il maggiore impatto scientifico a livello globale. Zanoni e Piccinini rientrano nella categoria “single year”, che evidenzia l’elevata produttività e qualità scientifica espressa nell’ultimo anno, proiettando la nuova generazione di scienziati Irst nell’Olimpo della ricerca mondiale. Accanto ai due giovani talenti, a testimonianza del valore consolidato della produzione scientifica dell’Istituto, figurano Nicola Normanno, direttore scientifico Irst, e Lucio Crinò, consulente dell’equipe di patologia toracica, entrambi presenti sia nella classifica “single year” 2024 sia in quella “career”, che somma i risultati delle diverse annualità.
Il lavoro
Michele Zanoni, biologo della Translational Oncology Unit, concentra i suoi studi sui meccanismi che governano la progressione dei tumori solidi e la resistenza alle terapie. In particolare, il suo lavoro sui tumori delle vie biliari, attraverso lo sviluppo di organoidi derivati da pazienti integrati con cellule stromali e immunitarie, mira a individuare biomarcatori predittivi e nuovi approcci terapeutici. Zanoni è anche tra i vincitori di “Inno-Irst”, un programma interno che promuove progetti spontanei di ricerca clinico-traslazionale, simbolo della vivacità progettuale dei ricercatori dell’Istituto.
Filippo Piccinini, ricercatore della “Piattaforma congiunta integrata di ricerca e di ricerca traslazionale Irccs Irst-Università di Bologna”, si distingue per l’attività nel campo della computer vision, del machine learning e dell’image processing applicati alla microscopia e alla coltura 3D di cellule tumorali. Le sue competenze creano un ponte essenziale tra bioinformatica, imaging e oncologia sperimentale, rafforzando la vocazione interdisciplinare dell’Irst.
La soddisfazione
«Il riconoscimento ottenuto da due giovani ricercatori cresciuti nel nostro ambiente scientifico è motivo di orgoglio per tutta la comunità Irst – ha commentato Nicola Normanno – e conferma la qualità e la visione della ricerca che promuoviamo: multidisciplinare, innovativa e sempre più orientata al paziente. Il percorso scientifico dell’Irst è capace di coniugare rigore accademico, innovazione tecnologica e attenzione concreta ai bisogni di cura»
L’inclusione di Zanoni e Piccinini in questa élite globale non è solo un successo personale, ma un potente segnale del fermento e della solidità della ricerca oncologica condotta in Romagna, proiettata a influenzare significativamente le future strategie terapeutiche a livello mondiale.