Meldola, ecco il cartellone del teatro Dragoni

Fra grande prosa contemporanea e classica, e teatro per le famiglie, senza dimenticare la commedia in dialetto e lo spettacolo per le scuole, la nuova stagione del teatro Dragoni di Meldola propone un panorama variegato «che ci auguriamo sia apprezzato dai cittadini e da chi arriva dalla vallata e da Forlì per godere di una proposta artistica di qualità nell’unico teatro storico del comprensorio forlivese». Ruggero Sintoni, co-direttore di Accademia Perduta/Romagna Teatri che dal 1986 gestisce a Meldola le attività teatrali per le diverse Amministrazioni comunali, è orgoglioso di un collaborazione con il Comune rinnovata proprio l’estate scorsa «e relativa a un teatro che ha tutte le caratteristiche e le proporzioni per essere apprezzato da ogni compagnia, e dal pubblico».

La stagione viene inaugurata il 15 dicembre da Amanda Sandrelli con “Lisistrata” di Aristofane nella rilettura drammaturgica e registica di Ugo Chiti. Il 18 gennaio tocca alla poetica graphic novel “L’Oreste. Quando i morti uccidono i vivi”, scritta da Francesco Niccolini per Claudio Casadio e diretta da Giuseppe Marini, con illustrazioni di Andrea Bruno. Segue, il 2 febbraio, “Zio Vanja” di Anton Cechov con Giuseppe Cederna ed Euridice Axen e la regia di Roberto Valerio mentre il 17 febbraio il sipario si alza su “Uno, nessuno e centomila” di Luigi Pirandello: diretto da Antonio Capodici, ne sono interpreti Pippo Pattavina e Marianella Bargilli. “La felicità è un pacco”: lo spettacolo di Vito dall’emblematico sottotitolo “Vita spericolata di un negoziante ai tempi di Amazon” va in scena il 7 marzo. Chiusura, il 18 aprile, con “Fiori d’acciaio” con Tosca D’Aquino, Rocio Morales e Martina Difonte, e la regia di Michela Andrezzo e Massimiliano Vado.

Torna anche una fortunatissima iniziativa come “A teatro in famiglia”, alla 13ª edizione: a 12 euro a persona, per cinque sabati, sarà possibile sia cenare in uno dei locali convenzionati sia assistere agli spettacoli, pensati per essere apprezzati dal pubblico di tutte le età.

La rassegna è inaugurata da “Pinocchio” di Accademia Perduta, un testo di Marcello Chiarenza diretto da Claudio Casadio e interpretato da Maurizio Casali e Mariolina Coppola (7 gennaio). Seguono “Enrichetta dal ciuffo” di Teatro Perdavvero (21 gennaio), “Il lupo e i sette capretti” proposto dalla compagnia Tanti Cosi Progetti (4 febbraio), “Rime insaponate” di Alekos, Il poeta delle bolle (18 febbraio) e “L’acciarino magico” della compagnia Il Baule Volante (4 marzo).

Dopo gli anni del Covid torna anche il teatro per le scuole, «un’occasione importante per i bambini – sottolinea Sintoni – perché possono assistere a uno spettacolo con gli amici e i docenti, condividere emozioni e anche far crescere il proprio spirito critico».

La rassegna parte il 24 febbraio con “Il segreto di Barbablù” della compagnia Teatro Perdavvero. E c’è spazio anche per il teatro dialettale: con la Cumpagnì dla Parochia di Carpena e il suo “Eredité maledèta” di Pier Paolo Gabrielli (11 febbraio), e con Cvì de Mi Paès di Vecchiazzano con “E’ veduv alégar “di Moreno Burattini (18 marzo).

«Il Dragoni ha una sua identità – conclude l’assessore alla Cultura, Michele Drudi – legata a una dimensione classica del teatro: ma è aperto al cambiamento, ai linguaggi di oggi».

Info: 0543 490089; 0543 26355 teatrodragoni@accademiaperduta.it

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