Meldola e gli Usa nell'ultimo saggio di Maurizio Ridolfi

Maurizio Ridolfi, docente di di Storia contemporanea all’Università della Tuscia e all’Università di Roma Tre, fondatore e coordinatore della rivista “Memoria e ricerca”, torna a indagare la storia locale romagnola. Lo fa con “Una comunità ‘dentro’ la storia. Meldola e la Romagna nel Novecento: spazi locali e reti transnazionali (1912-1970)”, continuazione e sviluppo di una ricerca iniziata per il 150° dell’Unità d’Italia.

«I capitoli sulla comunità “meldolese” di Litchfield nel Connecticut, hanno dato una dimensione transnazionale alla ricerca, che ha dalla sua inoltre una situazione ideale degli archivi meldolesi… Il sogno di ogni storico! Documenti mai studiati e perfettamente organizzati dal lavoro di Aurora Bombacci, che hanno permesso di indagare su un paese di 5-6.000 abitanti con nomi e cognomi, con storie di famiglie, di padri e di nipoti».

Di molti, di conseguenza, è stato possibile tracciare la storia di emigrazione.

«Quando nel 2017 fu pubblicato il primo volume, sui fatti dal 1859 al 1911, mi contattò Piero Marcovigi, parente della famiglia Bertaccini che vive al di là dell’Oceano, in quella “new Meldola” di cui aveva già raccolto dati e storie. Due anni dopo quindi mi recai negli Stati Uniti cercando i discendenti di quei 535 che fra 1896 e 1920 si erano stabiliti a Litchfield, una catena migratoria che in un momento di crisi durissima per il nostro paese portò circa un terzo delle famiglie meldolesi in un luogo che a Meldola un po’ assomigliava e che aveva bisogno di lavoratori competenti. Le foto, i documenti donati con emozione dagli italo-americani spinsero me a dare una torsione transnazionale al secondo volume, mentre nacquero anche relazioni e una delegazione da Litchfield visitò Meldola. Inoltre è stato realizzato un archivio digitale con 40.000 foto, a disposizione di tutti».

Quindi andiamo ben al di là di una ricerca localistica.

«Parliamo anzi di un vero caso di studio, una storia di comunità esemplare dal punto di vista scientifico. Seguendo da vicino le vicende di persone e di famiglie si vede con chiarezza infatti il rapporto fra storia privata e storia pubblica, e si segue la modernizzazione di una cittadina che nel giro di 30 anni diventa uno dei poli produttivi del forlivese e dove è possibile vedere quasi materialmente le fasi della morte della mezzadria attraverso nomi e storie di mezzadri e contadini che lasciano le terre e vanno a vivere e a lavorare sulla costa. Insomma, ribaltare la storia e vederla dal basso permette di constatare con chiarezza fenomeni storici e ruolo di singoli come Ariella Farneti, una delle prime sindache dell’Italia repubblicana, un’antesignana del ruolo della donna nella vita pubblica».

Storia di comunità, la sua, quindi, ma anche altro.

«Le storie di comunità come questa danno modo di ricostruire una “storia totale” in cui la vita di quel luogo sta all’interno di dimensioni vaste. Studiarle è un modo di leggere le vicende d’Italia degli ultimi cento anni con un microscopio, scorgendo meglio quello che a volte è un po’ parziale, offuscato, e difficile da cogliere».

“Una comunità ‘dentro’ la storia. Meldola e la Romagna nel Novecento: spazi locali e reti transnazionali (1912-1970)”, Maurizio Ridolfi, Il Ponte Vecchio, 2021

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