Mei: premi, progetti e cultura musicale

È stato ancora una volta un successo il Meeting delle etichette indipendenti che si è svolto a Faenza nel weekend. Un successo di pubblico, ma anche la conferma di essere punto di riferimento per l’industria musicale italiana, che ha richiamato a Faenza tutti i più importanti operatori del settore.
«È stato un successo sopra ogni più rosea previsione – afferma il patron Giordano Sangiorgi –, che ha dato un forte segnale di ripartenza. Ora chiudiamo un cerchio: festeggiamo e chiediamo che il Mei riparta con una compagine rafforzata, un lavoro unitario del territorio, non frammentario e discontinuo come avviene ora, un lavoro costante supportato e sostenuto durante tutto l’anno, che coinvolga enti pubblici e privati locali, regionali e nazionali, come accade per le eccellenze del territorio. Auspichiamo una forte e reale istituzionalizzazione, che porti il Mei a diventare la vetrina ufficiale della cultura musicale delle nuove generazioni del nostro Paese».
Oltre ai mille eventi annunciati, sono state assegnate quattro borse di studio offerte da Nuovo Imaie a Doro Gjat per il rap, Edgar per il pop-rock, Emisurela per il folk e Milena Mingotti per la canzone d’autrice. Quest’ultima ha vinto anche Onda rosa indipendente, la sezione dedicata alla parità di genere, mentre Napodano ha vinto il premio La musica è lavoro, dedicato al sindacalista Cisl faentino Luigi Miserocchi. Tra i tanti premi consegnati, i più importanti a C’mon Tigre (Pimi 2022), Ditonellapiaga (artista giovane dell’anno), Doro Gjat (premio hip hop), Frida Bollani Magoni (esordio dell’anno), Gianluca Grignani (premio speciale Mei), Luca Madonia e Nada (alla carriera), Mobrici (disco dell’anno), e Max Monti (per i 30 anni di “Gam Gam”, storico brano del mondo dei club della riviera adriatica).