Martedì 18 a Sarsina un incontro dello Ior sulla prevenzione dei tumori femminili

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Ottobre è riconosciuto a livello internazionale come il mese della prevenzione del tumore al seno: per questo motivo l’Istituto Oncologico Romagnolo ha deciso di organizzare sul territorio di Cesena degli incontri divulgativi sulle corrette pratiche per minimizzare il rischio di incorrere in questa patologia o comunque per giungere a diagnosi sempre più precoci, che aumentino le probabilità di sopravvivenza e comportino terapie meno invasive e invalidanti. Per farlo l’organizzazione fondata nel 1979 dal prof. Dino Amadori si è avvalsa della collaborazione di due professionisti autorevoli e ben riconosciuti dai pazienti dell’Ospedale Bufalini: la dott.ssa Antonella Bagni, Responsabile Diagnostica Senologica, e il dott. Leonardo Lucchi, Responsabile Day Surgery.

 Dopo aver incontrato le cittadinanze di Cesenatico e Gambettola rispettivamente mercoledì 5 e 12 ottobre, il piccolo “tour di prevenzione” arriverà presto a Sarsina: l’appuntamento, organizzato con il patrocinio del Comune e dell’AUSL Romagna, è per martedì 18 ottobre a partire dalle ore 20 presso il Centro Culturale in Via Roma 24. Sebbene i due medici non limiteranno i loro interventi all’ambito del tumore al seno ma parleranno di neoplasie femminili in generale, il carcinoma alla mammella sarà sicuramente l’argomento su cui ci si concentrerà maggiormente, per ovvi motivi: si tratta infatti della tipologia di cancro più comune nelle donne di tutte le fasce d’età e più frequente in generale in Italia. In Romagna i dati più aggiornati parlano di più di 1.000 diagnosi l’anno: una tendenza purtroppo in leggera crescita che tuttavia, se abbinata all’aumento della sopravvivenza a 5 anni che ha raggiunto oramai la ragguardevole percentuale del 90%, racconta di come i programmi di screening funzionino nel trovare patologie a stadi sempre più precoci e curabili. «Si tratta di un dato che racconta quanto divulgazione, conoscenza e screening facciano la differenza – spiega il Direttore Generale IOR, Fabrizio Miserocchi – senza andare troppo indietro nel tempo, solo a fine anni ’90 la percentuale non superava il 75%. Ciò nonostante riteniamo sia fondamentale non abbassare la guardia, soprattutto dopo l’emergenza sanitaria che abbiamo appena attraversato e che ha portato ad alcuni ritardi dovuti un po’ alla chiusura delle strutture e un po’ al timore che le persone avevano di recarsi in ospedale. Nella mission dell’Istituto Oncologico Romagnolo la prevenzione ha sempre giocato un ruolo fondamentale: insieme al sostegno della ricerca scientifica, che porta al letto del paziente nuove opportunità di cura, si tratta infatti sicuramente dell’arma più efficace che abbiamo per contrastare l’avanzata dei tumori. Siamo molto felici di poter tornare a diffondere la cultura del voler bene a sé stessi e al proprio corpo in presenza: il fatto di avvalersi della collaborazione di due professionisti seri e riconosciuti sul territorio di Cesena come la dott.ssa Bagni e il dott. Lucchi, cui vanno i miei più sinceri ringraziamenti per la collaborazione che ci riconoscono, è sicuramente un valore aggiunto notevole. Spero che la cittadinanza coglierà l’importanza di questi incontri e si presenti numerosa: nel caso in cui avesse dubbi o domande di sorta sul tema della prevenzione dei tumori femminili, direi che non vi sia occasione migliore per chiarirsi le idee».

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