Marradi, vertenza Ortofrutticola: il Piano dell'azienda non convince

Faenza


«Luci e ombre: l’azienda ha fatto un passo di lato». E’ questo il commento del sindaco di Marradi Tommaso Triberti, riferito all’ItalCanditi, proprietaria dell’Ortofrutticola del Mugello convocata all’incontro di giovedì scorso, alla presenza del presidente della Regione Toscana Eugenio Giani, del consigliere per le crisi aziendali Valerio Fabiani, delle assessore Stefania Saccardi e Alessandra Nardini, del sindaco stesso, del delegato della Città Metropolitana Bettarini e dei sindacati.

«Le luci – spiega Triberti – sono che non si parla più di chiusura, ma di un nuovo piano industriale e di investimenti, evidenziato però solo a parole, e che non ci convince. Ma la proposta è negativa perché parlano di una riduzione di forza lavoro dai circa 80 stagionali a 50/55, con un taglio anche degli occupati fissi (attualmente una decina). Ma soprattutto vogliono trasferire a Bergamo, la produzione dei marron glacés, mentre a Marradi avvierebbero altri tipi di lavorazioni. Non si capisce bene quali: semilavorati, derivati da marroni freschi o che cosa, comunque articoli dolciari di minore qualità, rispetto ai marron glacés, che sono il nostro fiore all’occhiello».

Pertanto prosegue il presidio dinanzi allo stabilimento di sant’Adriano. Si teme che la proprietà possa prelevare taluni macchinari e portarli a Bergamo.
Attualmente sarà difficile che lo faccia, in quanto le operaie stazionano sul posto notte e giorno, inoltre i cancelli son stati sbarrati dai trattori dei coltivatori e come se non bastasse il sindaco ha emesso un’ordinanza di divieto di circolazione sulla strada di accesso, quindi è praticamente impossibile che arrivino dei camion a caricare le attrezzature per trasferirle.
La trattativa si aggiornerà la prossima settimana con un nuovo incontro ancora da definire. «Ci aspettiamo – riferisce Triberti – che la ItalCanditi ci porti un piano concreto e non solo parole. Per vedere di mantenere la fabbrica, gli organici e l’attuale qualità, potrebbe esserci anche un accordo con il vecchio proprietario Gaetano De Feo».

I sindacati pure hanno espresso «forti preoccupazioni su cosa succederà nell’imminente futuro, vista l’intenzione di trasferire a Bergamo la produzione di marron glacés e la conseguente riduzione consistente degli attuali occupati. Se non viene mantenuto il livello occupazionale. Siamo perplessi anche rispetto ad un accordo commerciale col vecchio proprietario, e ai nuovi prodotti proposti dall’azienda. Inoltre vogliamo vedere il piano industriale e i relativi investimenti di ammodernamento di cui hanno solo parlato».
Non mancherà quindi anche nei prossimi giorni il sostegno. «Vigileremo – afferma la Cisl – affinché nulla sia portato altrove, né macchinari, né personale, né dipendenti. L’Ortofrutticola non è solo una fabbrica: è Marradi, è la sua identità».

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