Marketing e divertimento: è cambiata la febbre del sabato sera in Riviera

Riccione

I Pr sempre più digitali, il divertimento serale strategico per le politiche di marketing, un pubblico sempre più propenso e disponibile a trasferirsi. Anche la febbre del sabato sera non è più quella di una volta, ma sta attraversando un periodo di profondo cambiamento.

È quanto emerge dall’analisi condotta da due esperti del settore, Claudio Aulizio e Michele Rota, alla guida della Digital Promoter, società di servizi che opera nel campo del divertimento.

Cosa sta succedendo nel mondo del divertimento notturno e serale?

«Negli ultimissimi anni - spiega Claudio Aulizio - si è assistito a un radicale cambiamento dello scenario legato all’intrattenimento musicale giovanile, che possiamo tradurre in 4 punti:

1. maggiore disponibilità verso gli spostamenti da parte del pubblico

2. il divertimento serale sta diventando un driver strategico nelle politiche di marketing territoriale

3. maggiore programmazione sugli eventi

4. digitalizzazione nella comunicazione e promo-commercializzazione».

Dobbiamo dire addio quindi al concetto classico del sabato sera?

«È finita l’inerzia. La maggiore facilità e propensione a viaggiare, ha dato vita a due fenomeni legati tra loro. Il grande sviluppo del fenomeno dei festival: eventi di uno o due giorni, con cadenza annuale, che propongono al pubblico line-up e format di altissimo livello.  La forte difficoltà da parte di grandi e piccole discoteche nell’avere continuità settimanale nella presenza di utenti; per dirla in sintesi, l’inerzia del sabato sera è finita: non si va in discoteca se non c’è una motivazione dignitosa (un evento importante, un cast artistico dignitoso... ).

In merito ai festival, oggi solo in Italia se ne possono contare almeno una ventina, a partire dai più famosi Kappa Futur Festival, Decibel Open Air, Nameless, Movement, Dreamland, etc.

Meno di 5 anni fa, quelli di caratura nazionale erano meno di un quinto».

E questo cosa comporta nell’organizzazione del divertimento?

«Questa trasformazione ha portato ad avere due realtà distinte:  da una parte il Club, con un pubblico in prevalenza “local” e DJ di buon livello, ma non necessariamente di profilo internazionale.  Dall’altra parte i festival sempre più frequentati da un target internazionale.

Questo trend presenta poche eccezioni (una di queste è il Cocoricò, uno dei pochi locali che da un alto riesce ancora a seguire le dinamiche del Club, da un altro è capace di essere contenitore di eventi di richiamo da parte di un’utenza nazionale).

Lo scenario offre quindi al cliente, praticamente ogni weekend, la possibilità di poter scegliere tra un’offerta musicale qualitativamente altissima, a patto che sia disposto a spostarsi».

Cosa emerge dal nostro osservatorio?

«I risultati li vediamo anche sul nostro portale Eventdestination.net, che promuove e commercializza sia festival in tutta Europa, sia eventi local, sia pacchetti vacanza legati al turismo musicale giovanile.

Il portale sta diventando un punto di riferimento di tantissimi giovani (soprattutto italiani) che ogni weekend vogliono decidere dove andare a ballare, ma non più tra i Club della propria città o provincia, ma tra gli eventi di tutta Europa.

Ad esempio, tra fine settembre ed Ottobre il DC10 di Ibiza ha organizzato 3 eventi targati Circoloco: abbiamo venduto sia pacchetti aereo + hotel + ingresso nel locale (alcuni con più giornate di pernottamento), sia pacchetti che non prevedevano l’alloggio, per poter quindi ripartire subito.

Fino a qualche anno fa – sempre in riferimento al nostro portale - questo succedeva in Riviera e il pubblico giungeva al massimo da Bologna o Milano.

Il nostro sito riceve oltre un milione di visite all’anno, tutte in target, e stiamo monitorando un’imponente crescita di queste dinamiche.

Un altro dato significativo…

Il nostro pacchetto Riccione Notte fino a poco tempo fa era usufruito da un pubblico al 100% italiano: ora raccoglie pubblico da tutta Europa.

Al contempo il nostro pubblico italiano si divide tra Riviera Romagnola, Salento, Jesolo, ma anche Pag (Croazia), Ibiza, Costa Brava, Malta, Belgio, Olanda, Germania…

Per dirla con una slogan: dove si alzano i decibel, da ovunque arrivano ragazzi…»

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