Market, scaffali svuotati. Ma la merce c'è per tutti

Cesena

Primi scaffali vuoti anche nei supermercati di Rimini, come al Conad “Il lago” di via della Fiera. In diverse zone della Romagna, il rincaro dei prezzi delle materie prime a causa della pandemia e della guerra in Ucraina sta spingendo le persone a fare rifornimento dei prodotti di prima necessità. E il caro carburanti rende più complicati gli approvvigionamenti delle merci, con i pescatori e i camionisti che preferiscono non accendere i motori. Sembra di tornare indietro di due anni e di rivivere scene già viste durante il lockdown di marzo e aprile 2020. Gli operatori della grande distribuzione, però, invitano a non farsi prendere dal panico.

«Massimo impegno»

«Come già in altre situazioni di emergenza, ad esempio durante la pandemia, si sta manifestando una sorta di psicosi collettiva, anche alimentata dal tam tam mediatico e social, che produce una corsa all’acquisto indotta dalla paura soprattutto su alcuni generi primari come farina, pane e olio – commenta Cia-Conad –. Tutto ciò mette in difficoltà le filiere interessate, innescando direttamente indesiderati effetti speculativi che producono un aumento immediato dell’ansia e della reazione emotiva, così come dell’inflazione». Nonostante questo, «come sempre siamo impegnati al massimo per mantenere approvvigionati gli scaffali dei nostri punti vendita – rassicura – e difendere per quanto possibile il potere di acquisto dei nostri clienti e dei consumatori in generale».

Situazione non critica

«C’è stata una vendita maggiore di pasta, di farine e di olio di girasole, ma per il momento i prodotti ci sono – commenta Andrea Fabbri, presidente del Consorzio degli operatori del Mercato coperto –. Si è vista una crescita della spesa media, a fronte della volontà della clientela di fare un po’ di rifornimento, però per ora la situazione non è critica. Non è un aumento (della spesa, ndr) esagerato come si è verificato nel momento del lockdown. La situazione è più contenuta e più gestibile». «È uno scenario a macchia di leopardo: in alcune aree i consumatori hanno adottato certi comportamenti, in altre no. – aggiunge Coop Alleanza 3.0 –. In alcuni punti vendita è stato fissato un tetto per alcuni prodotti, come l’olio di girasole. La situazione, però, non è la stessa dappertutto. I prodotti ci sono e questa valutazione sul tetto viene fatta a seconda dei comportamenti dei consumatori». «La situazione sul versante degli approvvigionamenti di merce al momento non desta preoccupazione – le fa eco Lidl Italia –. Ciononostante, si stanno verificando fenomeni localizzati di accaparramenti anche nei nostri supermercati. Per questo, al fine di garantire il miglior servizio a tutti i nostri clienti, siamo stati costretti a limitare il numero di confezioni acquistabili per alcuni prodotti di prima necessità». «A causa della difficoltà di reperimento di alcune materie prime, nei punti vendita della rete nazionale si potranno registrare dei contingentamenti all’acquisto di alcuni prodotti – conferma Pam Panorama –. Al momento, la razionalizzazione riguarda la farina nel formato 5 kg e l’olio di semi di girasole nei vari formati. Tale operazione di razionalizzazione è stata attivata per garantire continuità di rifornimento ai nostri clienti».

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