Marina di Ravenna perde un pezzo di storia: smantellato l'ex Saporetti

RAVENNA Come un mosaico tenuto male, che perde le tessere una a una, Marina di Ravenna in questi giorni vede cadere un altro pezzo della sua storia recente: l’ex ristorante Saporetti in via Rismondo, a due passi dal canale. Lo stanno demolendo per questioni burocratiche: sanatorie che risalgono a decenni fa e di cui, a quanto pare, non si trova la documentazione in Comune. Così Autorità portuale ha ritirato la concessione e buona parte di quello che è stato il ristorante più iconico di Marina di Ravenna viene smantellato. Tutta la parte del cosiddetto “garden” abbattuta perché chi ha costruito su aree demaniali e rinuncia alla concessione, o se questa viene ritirata, è obbligato a ripristinare i luoghi.

Ora a Marina si teme che il destino dell’area dell’ex Saporetti sia quello che è toccato a tantissimi iconici posti del paese: l’ex Xenos è il primo esempio che viene in mente ma nella zona portuale ci sono ristoranti in aree demaniali, di competenza dell’Autorità portuale, chiusi da anni e senza un concessionario che se ne prenda cura. Troppo alti i canoni e un giro d’affari lontanissimo da quello degli anni Novanta o dal primo decennio del Duemila. Difficile anche trovare nuovi investitori, chi aveva progetti desiste o temporeggia. Intanto le aree restano lì, abbandonate, vive solo nella memoria di chi le guarda e le ricorda.

La storia del ristorante Saporetti era quello di un luogo iconico. Tra gli anni Ottanta e gli anni Novanta chi voleva far bella figura indicando ad un amico un posto in cui mangiare bene a Marina non poteva che indicare il ristorante condotto da Giordano Saporetti, un passato da calciatore nel Ravenna e poi una carriera come “oste” di riferimento per la Ravenna di Raul Gardini. Per l’imprenditore, innamorato di Marina di Ravenna, il locale era un punto di riferimento. Negli anni Duemila c’è stato un lento declino e la chiusura. Giordano è morto un decennio fa, il ristorante è stato rilevato da un professionista ravennate che lo ha poi dato in gestione ad altri. Il marchio “Saporetti” esiste ancora ma è slegato dalla famiglia di origine. Oggi è una cozzeria che si è spostata in un locale poco lontano, in viale delle Nazioni.


Della demolizione si è discusso con una certa preoccupazione su Facebook. Il ricordo più bello è quello della nipote di Giordano, Ilaria, di cui riportiamo una parte: «Sono nata e cresciuta in questo posto. Vederlo in questo stato è davvero triste. Ma i ricordi che portiamo nel cuore non verranno mai transennati. Ricordo la nonna Emma che frigge i calamaretti, il nonno Giordano che sistema il getto della fontana, mio padre che pulisce una spigola appena pescata davanti ai clienti e mia madre che chiudeva le orecchiette di gatto. I pranzi e le cene di famiglia erano quelle del personale del ristorante con il quale sono cresciuta. Questi ricordi sono più vivi che mai e se ci impegniamo possiamo ancora sentirne i sapori».

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