Marina di Ravenna, il chiosco "dimenticato" del parco pubblico

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È una Marina di Ravenna che viaggia a due velocità, quella che si sta preparando a un 2022 che porterà grandi novità in vista della prossima stagione estiva. Se da una parte è stato dato il via libera al grande progetto del Parco Marittimo, e con esso alla riqualificazione degli stradelli retrodunali, dall’altra c’è una “vecchia” anima del paese che, assieme ad altre, attende da tempo che la situazione si sblocchi. Si tratta dello storico parco pubblico che si affaccia su via Menotti e in particolare il suo chiosco, che versa in uno stato di quasi totale abbandono dopo il rogo doloso che nel 2016 lo ha reso inagibile.

Facendo un passo indietro, lo scorso 14 gennaio l’asta per l’affidamento in concessione della struttura per sei anni era andata deserta e, nonostante l’intenzione di riproporre in tempi brevi un nuovo bando, nel corso del 2021 non si è mosso nulla, al punto che è facile prevedere che la saracinesca di quello che è diventato un rudere resterà abbassata anche la prossima estate. Il prezzo di partenza era di 6.523 euro, cifra che in caso di aggiudicazione avrebbe rappresentato il canone annuo sia del fabbricato di 65,61 metri quadrati, sia dell’ampia superficie di trecento metri quadrati all’interno del parco.

Dopo quasi un anno si attende quindi la riproposizione di una nuova asta: a decidere le modalità saranno l’Agenzia del Demanio e il Comando Superiore dei Carabinieri, con sede a Roma. A scoraggiare a suo tempo l’investimento era stato di sicuro il fatto che, in aggiunta alla ristrutturazione, l’aggiudicatario deve provvedere agli adempimenti volti a ottenere la sanatoria edilizia e l’autorizzazione paesaggistica. Procedure che erano state quantificate in altri 2.771 euro da detrarre nella prima rata del canone.

Se da una parte l’amministrazione comunale si svincola in maniera un po’ pilatesca, in quanto non proprietaria del fabbricato in questione, dall’altra il presidente della Pro Loco di Marina di Ravenna, Marino Moroni, prova a tirare per la giacca le istituzioni. «È vero che il titolare della concessione della struttura è il Corpo Forestale – spiega – ma è altrettanto vero che il parco che la circonda è in concessione al Comune. Da anni propongo che l’amministrazione metta in campo il suo peso specifico per trovare una soluzione, magari aprendo un tavolo che comprenda anche i residenti di Marina di Ravenna. Purtroppo la sensazione diffusa in noi è quella di una grande trascuratezza».

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