Marina di Ravenna, baristi senza mascherina. Chiuso il Localito

Ravenna

Ballavano in troppi e tutti ammassati. I clienti non indossavano la mascherina nonostante la distanza ravvicinata, e nemmeno due baristi del locale. Non è stata una sfortunata circostanza che ha fatto coincidere il controllo proprio nell’istante di un assembramento temporaneo, bensì un’osservazione dentro e fuori dall’attività durata circa un’ora e mezza, che nella notte tra venerdì e sabato ha fatto scattare la chiusura per cinque giorni del Localito Clandestino di Marina di Ravenna. I carabinieri della locale Stazione hanno contestato la violazione delle norme anti contagio, elevando la sanzione da 400 euro e notificando alla Prefettura l’infrazione che è costata il provvedimento di stop temporaneo.

Locale recidivo

Per il ristorante di via delle Nazioni è il secondo “inciampo” nel giro di un mesetto. A inizio giugno era stata disposta la stessa chiusura di cinque giorni alla luce di molteplici fattori riscontrati dalle forze dell’ordine: la presenza di troppe persone e il fatto che non venissero rispettate le distanze tra i clienti. Aspetti esplicitamente previsti dalle recenti normative regionali in materia di locali da ballo, ma anche dall’ordinanza comunale che ha regolamentato, alla luce delle stesse linee guida, la riapertura della stagione balneare.

Il controllo

La serata danzante della scorsa notte non ha tenuto evidentemente conto della scorsa “lezione”. I carabinieri hanno osservato l’attività dall’esterno, notando la mole di gente che entrava. All’interno hanno appurato che i clienti ballavano, creando senza che nessuno intervenisse un assembramento in piena regola, proprio di quelli che si dovrebbero evitare per prevenire un’eventuale ricaduta dell’epidemia. Dall’una alle 2.30 la serata si è svolta mantenendo le stesse inosservanze, aggravate dal fatto che due dipendenti addetti al bar non indossavano alcun presidio.

Possibile la chiusura per 30 giorni

Il locale rimarrà quindi chiuso per cinque giorni, sempre che la Prefettura non decida per una misura più severa. È infatti a discrezione del prefetto la possibilità di disporre la chiusura per 30 giorni. Decisione al momento non ancora presa e probabilmente in corso di valutazione, data la recidiva. Un’eventualità che fa capo alla nuova linea di fermezza adottata dall’ufficio periferico dello Stato alla luce di una movida partita dopo la fine del lockdown lungo alcune località della costa in modalità ritenute troppo “vivaci”.

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