Marecchiese, Preger: “Esco dal progetto”

«Esco dal progetto della Marecchiese prendendo atto delle scelte dei sindaci». Va dritto al punto l’architetto, Edoardo Preger, dopo l’acceso incontro di venerdì scorso a cui ha partecipato con gli amministratori della Valmarecchia e il presidente della Provincia nonché sindaco di Rimini, Jamil Sadegholvaad. «Un anno fa – esordisce Preger – abbiamo consegnato la prima fase dello studio di fattibilità che ha approfondito temi inerenti a traffico, sicurezza, funzionalità della strada e trasporto pubblico con prime valutazioni di carattere geologico e ambientale» concludendo con una proposta di adeguamento «del tracciato e ipotesi alternative di variante a Novafeltria e a San Martino dei Mulini. Una sola quella ritenuta possibile a Villa Verucchio».

Il percorso

Su queste ipotesi si è concentrata l’attenzione degli amministratori. «Dopo due presentazioni ai sindaci e incontri pubblici – chiarisce – abbiamo integrato lo studio con due proposte alternative di variante per Secchiano mentre per San Martino dei Mulini è stata scelta l’unica soluzione per eliminare l’incrocio semaforizzato». La seconda fase avrebbe dovuto approfondire tutte le ipotesi sotto due profili: «costi economici e costi degli impatti di carattere geologico, ecologico, ambientale e paesaggistico nei tratti in variante» oltre ai benefici in termini «di riduzione dei tempi di percorrenza, sicurezza e vivibilità dei centri liberati dal traffico e di efficacia delle soluzioni, ossia quanti veicoli si riescono a spostare sulle varianti». Gli amministratori hanno deciso che la soluzione in destra Marecchia, da Ponte Baffoni a Ponte Santa Maria Maddalena era l’unica possibile, presentandola assieme al presidente della Provincia in aprile al ministero, «senza attendere le valutazioni della seconda fase e ottenendo la promessa di un importante finanziamento». Diversa la posizione di Verucchio che, contraria all’ipotesi di variante, chiede di riprendere il progetto della Gronda adeguando la Sp14 o il sottopasso previsto dal Piano sicurezza e coordinamento al centro di Villa Verucchio. Da qui la decisione: «Non aveva senso procedere, ma era più conveniente consegnare all’ Anas la prima fase, chiedendo di elaborare subito il progetto di fattibilità che dovrà comunque sottostare alla valutazione di impatto ambientale, costi e benefici prevista dalla legge». «Nessuna spugna gettata –precisa – solo la realistica presa d’atto delle scelte degli amministratori a cui solo compete la responsabilità politica delle decisioni».

«Chi voleva tutto (cioè una nuova superstrada), quindi l’impossibile, ha la responsabilità di avere affossato la nuova Marecchiese e di non ottenere nulla. Proprio nulla. Peccato davvero far perdere un’occasione concreta per la gente della Valmarecchia». Sono le parole dell’ex presidente della Provincia Riziero Santi che ricorda come «grazie al contributo del coordinamento della Provincia, con Regione e Anas si era sul punto di concretizzare interventi puntuali che avrebbero cambiato sostanzialmente le condizioni di transitabilità della Marecchiese, sia per sicurezza che per velocizzazione. Le strumentalizzazioni della politica di destra e la faziosità miope del Comitato hanno determinato il peggio. L’annunciata rinuncia di Preger, tecnico eccellente, azzererà l’ottimo lavoro fatto nei mesi scorsi. A me resta l’amaro in bocca spero che i cittadini della Valarecchia reagiscano».

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