Marco Paolini a Villa Torlonia con il suo "teatro fra parentesi"

Dopo avere interpretato al cinema la reunion di quattro amici sessantenni che rievocano l’epoca rock giovanile, in “The boys” di Davide Ferrario, Marco Paolini fa ritorno nel suo habitat teatrale dal quale è stato assente per un anno e mezzo. Stasera alle 21.30 nella corte di Villa Torlonia a San Mauro Pascoli l’attore presenta il suo Teatro fra parentesi. Le mie storie per questo tempo; lo accompagnano le musiche dal vivo di Saba Anglana e Lorenzo Monguzzi. L’esperienza vissuta, che ha costretto gran parte degli artisti alla clausura, ha spinto Paolini all’urgenza di riflettere su un nuovo spettacolo dal vivo, a tutto campo, privo di categorie, fondato sull’ascolto, non solo sul trasmettere. È nato così Teatro fra parentesi a partire da un canovaccio autobiografico nel quale cuce insieme storie vecchie e nuove, alle quali ha aggiunto canzoni e musiche pensate ad hoc con Anglana e Monguzzi. Il risultato è un concerto di storie che, apparentemente lontane, a poco a poco si collegano, si rincorrono, si raccontano, spiegano come i comportamenti individuali possono influenzare la direzione di una storia comune, pesare sul futuro di molte persone.

Ha dichiarato a proposito l’artista: «A me sembra importante, in questi tempi difficili, fare stare bene le persone, fare in modo che il metro di distanza sociale tra di noi si accorci e che i minuti si allunghino; mi sembra importante, a fine spettacolo per chi lo desidera, potersi fermare e continuare per un po’ a farsi domande e a raccontare storie». Per quanto riguarda i cambiamenti che l’era covid ha provocato, aggiunge con vena sarcastica: «Io sono cambiato, non ce l’ho fatta a tornare come prima. Mi sono domandato da cosa dipenderà il mio e il nostro futuro; forse dalla legge di mercato, o dall’irresistibile attrazione verso ogni nuovo device portatile che mi farà da protesi, o magari dalle ricerche sul genoma, dalle reti sempre più complesse e meno neutre; o invece dal cambiamento climatico che rende fragili gli ambienti dove viviamo. Che lo si voglia o no, queste domande contano già nel nostro futuro. In passato sono stato un ricercatore di futuro. Ho smesso; non avevo preso in considerazione un virus di tipo Corona e il suo salto di specie». Info: 370 3685093.

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