Maraini, Malaj e Amoruso a "Scritture di frontiera"

Archivio

Torna “Scritture di frontiera”, la rassegna di “Scrittura festival” e assessorato all’Immigrazione del Comune di Ravenna curata da Matteo Cavezzali per discutere con grandi autori e intellettuali come sta cambiano il mondo.

«È importante in questo momento ricordarsi che i nostri destini sono tutti collegati gli uni agli altri, a prescindere dalle frontiere – sottolinea Cavezzali –. Le nuove tecnologie nella comunicazione e la facilità di spostarsi hanno reso il mondo più piccolo, per questo è importante capire cosa sta succedendo, ricordare cosa è già successo nel passato o provare a immaginare cosa ci attenderà nel futuro. Dante è stato un esiliato e nel VI canto del Paradiso si ammoniva con questi versi: “Indi partissi povero e vetusto; / e se ’l mondo sapesse il cor ch’elli ebbe / mendicando sua vita a frusto a frusto, / assai lo loda, e più lo loderebbe”»

“Scritture di frontiera” si svolgerà per tre sabato mattina alle 11 nei chiostri della Biblioteca Classense (in caso di maltempo nella sala interna della biblioteca). Si comincia oggi con Elisa Amoruso, scrittrice e regista molto legata alle tematiche migranti, e “Sirley e le strane straniere”. Con il romanzo “Sirley” (Fandango), da cui è tratto il film “Maledetta primavera” con Micaela Ramazzotti, diretto dalla stessa Amoruso (ospitata dala Mostra di Venezia l’anno scorso con “Chiara Ferragni unposted”), racconta la storia di una amicizia.

Il secondo incontro il 26 settembre vedrà ospite Elvis Malaj con “Il mare è rotondo”. Elvis Malaj è nato a Malësi e Madhe (Albania) nel 1990. A quindici anni si è trasferito ad Alessandria con la famiglia. Oggi vive e lavora a Belluno.

L’ultimo e attesissimo appuntamento sarà il 3 ottobre con Dacia Maraini e “Si va via per tornare. La lunga vita di Dacia”. Un incontro in cui, ripercorrendo i suoi libri, racconterà la sua vita.

Dopo la prigionia dal 1943 al ’45 in Giappone con i suoi genitori, Dacia Maraini ha viaggiato attorno al mondo assieme al compagno Alberto Moravia, riscoprendo il valore della diversità. Molte le sue opere fondamentali: “La lunga vita di Marianna Ucrìa”, “Bagheria”, “Corpo felice”.

Per accedere agli eventi è consigliata la prenotazione: www.scritturafestival.com.

Newsletter

Iscriviti e ricevi le notizie del giorno prima di chiunque altro Clicca qui