Mar Ravenna: in 10 anni passa da 440mila a 60mila euro di incassi

RAVENNA - Dimezzate le entrate previste da biglietteria e bookshop, stesso destino per i trasferimenti del Comune. Esce molto ridimensionato rispetto al passato il Mar, il museo d’arte della città, che al momento non ha mostre di rilievo in programma e che allontana i fasti degli anni passati, quando da biglietteria e bookshop era arrivato ad incassare 440mila euro. Altri tempi: per il 2022 il bilancio previsionale dell’istituzione museale – ovvero quel documento predisposto ad inizio anno su cui si tracciano le traiettorie di bilancio e la programmazione – vede soltanto 60mila euro derivanti dal botteghino. Lo scorso anno, nonostante la pandemia, il dato (aggiornato a novembre) ha fatto segnare la quota di 110mila euro. La cifra iscritta a bilancio per l’anno in corso è addirittura inferiore a quella del 2020, quando nonostante la pandemia entrarono comunque 66mila euro.

Il declino del Mar, almeno sul fronte degli incassi, è però in corso da diversi anni. L’anno record – i 440mila euro a cui si accennava – è stato il 2013, quando nelle gallerie della loggetta era stata allestita la mostra “Borderline” che ebbe un’affluenza sorprendente. Ma molto bene andarono anche le annate 2009 (320mila euro) e 2010 (359mila euro). In ogni caso in quegli anni difficilmente le biglietterie del Mar hanno incassato meno di duecentomila euro.

Il Comune oggi vuole far del museo un luogo più aperto alla città valorizzando e facendo conoscere le collezioni della pinacoteca e spingendo sempre di più sul mosaico contemporaneo. Le mostre d’arte, che hanno contraddistinto il periodo della gestione di Claudio Spadoni, sono state in gran parte archiviate a favore di un percorso più incentrato sulla fotografia. A guardare solo il dato economico si è visto un calo vistoso delle entrate da biglietteria in essere già dal 2018 (99mila euro). Nel 2019, ultimo anno pre-pandemico, sono entrati dai biglietti 143mila euro.

In tutto questo anche Palazzo Merlato ha deliberato un importante taglio dei trasferimenti comunali al Mar: i 600mila euro del 2021 diventeranno 400mila quest’anno e scenderanno a 300mila nei prossimi due anni. Tra gli elementi di bilancio da ricordare anche l’aggio dovuto a Ravennantica da parte dell’Istituzione: per effetto di un accordo firmato nel 2019 alla fondazione va il 50% degli incassi della biglietteria. Ravennantica gestisce anche il bookshop e riversa invece nelle casse del museo l’8% degli introiti, una cifra che vale circa duemila euro per il 2022.

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