Manifesti funebri per unione gay a Cesena: condannato

Cesena

Nuova condanna per il riminese Mirco Ottaviani. L'ex coordinatore di Forza Nuova Romagna (nel frattempo radiato per “indegnità” dall'associazione neofascista) è stato condannato per diffamazione aggravata dal Tribunale di Forlì e al pagamento di 1000 euro di multa per aver affisso dei manifesti funebri con i nomi di Manuel e Marco, la prima coppia che si è unita civilmente a Cesena. Il processo è avvenuto in seguito all'esposto promosso da Arcigay Rimini contro i manifesti e il finto funerale davanti al comune di Cesena. Ottaviani è stato anche condannato al pagamento di 1.500 euro di danni alla parte civile Arcigay Rimini e al pagamento delle spese legali all'avvocato Christian Guidi del foro di Rimini che per conto di Arcigay Rimini ha curato la costituzione di parte civile. Soldi che, spiega Marco Tonti, presidente di Arcigay Rimini “Alan Turing”, «saranno usati per campagne di sensibilizzazione e per finanziare il prossimo Summer Pride. Li useremo per recuperare le loro malefatte e promuovere la cultura dell'inclusione». Non è stata accolta, invece, la costituzione di parte civile del Comune di Cesena, che Arcigay comunque ringrazia, insieme all'avvocato Benedetto Ghezzi che lo ha rappresentato, «per essersi esposti e aver sostenuto la battaglia legale per avere giustizia». È la seconda condanna per Ottaviani scaturita dagli esposti che presentò Arcigay. La prima riguardava lui e altri 11 militanti di Forza Nuova che a febbraio 2017, durante la celebrazione della seconda unione civile, inscenarono un funerale con tanto di finta bara. Anche in quel caso la condanna è stata per diffamazione e per ciascuno dei 12 imputati il Tribunale di Forlì ha stabilito il pagamento di una multa di 2mila euro e ha disposto inoltre un risarcimento di mille euro ciascuno per il Comune di Cesena, l'Arcigay di Rimini e l'associazione Rete Lenford-Avvocatura per i diritti Lgbt che si erano costituiti parte civile e il risarcimento di 5mila euro ciascuno per i due uomini uniti civilmente.

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