Manfroni, dal Rimini all’esame di maturità: un gol da 100 e lode

C’è chi come Gigio Donnarumma alla Maturità preferì le vacanze dopo il primo anno da titolare nel Milan. Ma anche chi come Giorgio Chiellini ha conseguito laurea e master per il futuro post calcio. E chi come Giacomo Raspadori, alterna allenamenti a ore di studio per l’esame di Anatomia addirittura durante gli Europei. Un elenco cui, ovviamente con tutti i distinguo del caso, Rimini aggiunge Michele Manfroni. Classe 2002 - compirà 19 anni il prossimo 19 luglio - nato all’ombra dell’Arco d’Augusto e cresciuto con la maglia a scacchi biancorossi tatuata sulla pelle, il giovane difensore alla prima vera stagione nel calcio dei grandi, sabato ha infatti superato l’esame di Maturità al Valturio con il massimo dei voti: 100 e lode. Un vero e proprio eurogol se si considera anche un “avversario” in più come la didattica a distanza figlia della pandemia da Coronavirus.

Manfroni, quante presenze ha messo in carniere nella sua prima vera stagione in prima squadra?

«Ho disputato otto partite, dopo che nel 2019-2020 avevo assaggiato l’ambiente con qualche allenamento ma senza ma andare in panchina».

Quanto è stato difficile allenarsi e studiare?

«Trovare il ritmo giusto è stato complicato soprattutto all’inizio: gli allenamenti erano subito dopo la fine delle lezioni e quando ero in classe pranzavo a ricreazione. In Dad da questo punto di vista era un po’ più semplice visto che ero in casa, ma era tutto da incastrare: rientravo dal campo alle 17,30-18, facevo merenda e mi mettevo a studiare. Spesso anche dopo cena, fino alle 23».

Da difensore studia invece l’avversario di turno?

«Quest’anno abbiamo imparato anche questo. Nel settore giovanile li si scopre direttamente in partita, con mister Mastronicola c’erano invece sessioni in cui li si analizzava e diventa tutto più facile: ne conosci le caratteristiche ed è più naturale prendere decisioni, sai già cosa aspettarti».

Punti di riferimento? Calciatori che prende ad esempio?

«Tifo Rimini da sempre, sono nato e cresciuto qui, la mia squadra del cuore è questa e ho cercato di imparare da tutti i compagni più esperti: Valeriani, Pupeschi, ma anche Gigli e Ronchi che poi sono andati via. E ho avuto un gran piacere quando Nanni ha avuto molto spazio: lo stimo tantissimo anche umanamente»

E ora? Università o calcio?

«Possibilmente tutti due. Ho già fatto il test d’ingresso all’Università e ieri mi sono immatricolato a Economia per l’impresa qui a Rimini. Il mio desiderio è ovviamente quello di restare in biancorosso, pur con tutte le variabili che ci sono in questo momento: deciderà la società».

Si sta godendo gli Europei? E ha progettato una bella vacanza post esame?

«Le partite le sto guardando, non me l’aspettavo ma sto sentendo tanto la manifestazione ed è bello vedere l’Italia fare così bene grazie anche al gruppo. Mi entusiasma. Per festeggiare la Maturità, andrò in vacanza a Santorini dal 9 al 16 luglio con la mia ragazza che ha superato l’esame all’Einstein: ci facciamo questo regalo e sarà festa doppia».

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