Maltempo, la Bassa Romagna continua a guardare il cielo

Nel pomeriggio di ieri per poco più di un’ora a Bagnacavallo e nei territori adiacenti l’incubo degli allagamenti è riapparso. Quando la pioggia ha cominciato a scendere intensamente, bucando il fango ancora fresco, in molti hanno creduto che quello fosse il lento inizio di una nuova odissea.

Fortunatamente le precipitazioni sono diminuite nel giro di poco, anche se le previsioni non promettevano nulla di buono per la nottata.

Tuttavia, nel report conclusivo della giornata di ieri a Bagnacavallo, nella quale sono proseguite senza sosta le attività di salvaguardia e monitoraggio del territorio, non si sono registrate ulteriori criticità e in molte delle zone allagate il livello dell’acqua era molto diminuito, grazie all’impiego delle potenti motopompe.

La sindaca Eleonora Proni si è riunita in giornata più volte con il Centro Operativo Comunale e con il Centro Coordinamento dei Soccorsi. In mattinata si è collegata da remoto con il tavolo provinciale di confronto con le associazioni agricole che ha visto la presenza dell’assessore regionale Alessio Mammi, della consigliera Manuela Rontini, dei vertici dell’Unione dei Comuni della Bassa Romagna e dei Comuni della Romagna Faentina per un primo punto con uno dei settori maggiormente colpiti dall’alluvione.

La parola d’ordine è però non abbassare la guardia. La stessa allerta rossa emanata dall’Agenzia Regionale di Protezione Civile per la giornata di ieri, infatti, è stata confermata nel territorio della Bassa anche per oggi e quindi si raccomanda di limitare gli spostamenti perché la rete stradale potrebbe essere interessata da allagamenti localizzati o presenza di fango che la rende scivolosa e meno sicura.

Per emergenze è sempre attivo il numero verde della Polizia Locale 800 072525.

Il numero 0545 280876, attivo tutti i giorni dalle 8 alle 18, è disponibile per aziende e privati che avessero bisogno di aiuto per sgomberi, pulizie e ripristini.

Nessun peggioramento delle criticità nemmeno a Conselice, l’altro comune della Bassa Romagna martoriato dall’alluvione. Si stima che dalla rottura dell’argine del fiume Sillaro siano fuoriusciti almeno 60 milioni di metri cubi di acqua.

Un volume impressionante e che ha inondato 1800 ettari di terreni, la maggior parte coltivata dalla cooperativa agricola braccianti. Di questi, purtroppo, oltre mille sono ancora completamente allagati. La sindaca Paola Pula si è subito attivata, appellandosi all’assessore regionale all’Agricoltura, Alessio Mammi, per salvaguardare tutto il mondo agricolo flagellato dall’alluvione.

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