Oltre 600 interventi di soccorso nelle ultime 24 ore per i Vigili del fuoco, alle prese con l’eccezionale ondata di maltempo che sta colpendo in particolare l’Emilia-Romagna e le Marche. Le più colpite sono le province di Bologna, Forlì-Cesena, Ravenna, Ferrara, Ancona, Macerata e Pesaro-Urbino. Nelle due regioni in totale sono al lavoro 800 Vigili del fuoco, con 270 automezzi. In Emilia-Romagna in particolare sono 600 i pompieri impegnati nelle operazioni di soccorso con 200 automezzi, tra cui quattro mezzi anfibi e due elicotteri: 450 gli interventi effettuati finora. Il Centro operativo nazionale dei Vigili del fuoco ha disposto l’invio in Emilia-Romagna come rinforzo 440 pompieri provenienti da Abruzzo, Liguria, Lombardia, Piemonte, Campania, Veneto, Calabria, Puglia, Basilicata, Molise, Umbria e Friuli Venezia Giulia. Nelle Marche invece sono 200 i Vigili del fuoco impegnati nelle operazioni di soccorso con 70 automezzi, più di 200 gli interventi svolti nelle ultime 24 ore. In supporto al dispositivo di soccorso locale sono stati inviati rinforzi in assetto alluvionale da Lazio e Toscana.
“A pochi giorni dalla prima ondata di maltempo, l’Emilia-Romagna torna a essere sconvolta dalla pioggia. Questa volta il bilancio è ancora più grave, con almeno tre vittime e quattro dispersi. Rinnovo la mia piena solidarietà alle popolazioni colpite, sostegno alle amministrazioni della mia Regione e un ringraziamento a tutti coloro che si stanno adoperando per portare i soccorsi”. Lo afferma Valentino Valentini, vice ministro delle Imprese e del Made in Italy. “Il Consiglio dei ministri aveva già dichiarato lo stato di emergenza e stanziato le prime risorse- ricorda- e anche in questo caso il governo garantirà tutto il suo sostegno. L’Emilia-Romagna non sarà lasciata sola nell’emergenza e nella successiva opera di ricostruzione”.
“Tutto quello che andava fatto è stato fatto, 6 colonne mobili regionali sono presenti in Emilia Romagna, circa 5 mila sono le persone evacuate alcune per prevenzione altre per evacuazione coatta altre volontaria. Ma potrebbero anche essere di più. Siamo pronti a intervenire come governo. Già abbiamo deliberato 10 milioni per le prime spese e le prime urgenze. Poi va fatta una ricognizione attenta sugli argini da ricostruire e il sistema idraulico da modificare”. Così a 24 Mattino su Radio 24 il ministro per la Protezione civile Nello Musumeci.
Musumeci ministro per la Protezione civile e le politiche del mare, a 24 Mattino su Radio 24: 5mila persone evacuate, potrebbero essere di più. “Il quadro è complicato e difficile, la speranza è che nel pomeriggio possa attenuarsi il flusso delle piogge. Sono 14 i fiumi coinvolti anche, in parte, nelle Marche. Oltre 400 i vigili del fuoco che stanno operando a cui si aggregheranno altre 100 unità. Tre elicotteri nella notte hanno lavorato per soccorrere persone che non potevano essere raggiunte. Abbiamo allertato i sindaci dal pomeriggio di ieri, l’evacuazione preventiva è l’unico rimedio, soprattutto per chi abita a piano terra e vicino ai fiumi. Il soccorso acquatico entrerà in azione a minuti. Stiamo monitorando il sistema delle dighe: alcune sono particolarmente tenute sotto controllo, prevediamo una riduzione del flusso delle loro acque, naturalmente”. Così a 24 Mattino su Radio 24 il ministro per la Protezione civile Nello Musumeci. “Bisogna rivedere tutto il territorio, l’antropizzazione ha determinato un concorso di responsabilità. E’ un lavoro serio, affidato essenzialmente alle Regioni per il quale serviranno diversi milioni di euro, serve un impegno di spesa straordinario. Non esiste in Italia un territorio a rischio zero, gli alvei vanno tenuti costantemente puliti. Spero ci sia una nuova coscienza civica, non abbiamo più alibi”.
Emilia Romagna – Lattuca, sindaco di Cesena, a 24 Mattino su Radio 24: alcuni scelgono di rimanere in casa, questo mette in difficoltà i soccorsi. “Il fiume ha rotto gli argini in un tratto urbano dove sarebbe stato impossibile evacuare tutta l’area e che avrebbe richiesto l’evacuazione di alcune migliaia di persone in poche ore perché tutto è avvenuto tra le 14 e le 16 di ieri. Quindi abbiamo evacuato solo le persone che non potevano avere le condizioni per rimanere lì, naturalmente siamo anche in queste ore impegnati per evacuare quelli che hanno condizioni per non poter rimanere in casa. Tra l’altro in diversi casi nonostante le prescrizioni le persone scelgono di rimanere in casa. Questa è una scelta autonoma che naturalmente mette in difficoltà il sistema di soccorso”. Lo ha detto il sindaco di Cesena, Enzo Lattuca a 24 Mattino su Radio 24.
Maltempo, De Pascale, sindaco di Ravenna, a 24 Mattino su Radio 24: Quadro tragico, danni indescrivibili. La giornata più brutta della storia della provincia. “Un quadro tragico, è stata la giornata e la notte più brutta della storia della provincia di Ravenna, tutti i comuni sono stati colpiti, danni indescrivibili in moltissimi comuni della provincia, sia quelli di collina che quelli di pianura. I comuni costieri hanno avuto problemi anche loro, stiamo combattendo, la situazione è difficile, parlo per Ravenna, fiume Ronco, Montone, Savio, Lamone. Tutti fiumi con livelli di piena senza precedenti, argini già provati dagli eventi nei giorni scorsi e crolli riarginali in diversi punti. Abbiamo evacuato preventivamente centinaia di persone in tre hub, volontari che si sono uniti nella notte svegliandosi venendo volontariamente in comune a darci una mano. La partita purtroppo è ancora aperta, e si rischia ancora di avere molti danni perché l’evento meteorico andrà avanti per tutta la giornata”. Così Michele De Pascale, sindaco di Ravenna e presidente dell’UPI, a 24 Mattino su Radio 24.