Malatesta short film festival al via a Cesena

Il cinema breve consente di scoprire e “spizzicare” con più rapidità il linguaggio del cinema contemporaneo; lo spirito curioso può favorire la sorpresa, così come la scoperta di piccoli gioielli da tenere nel cuore, un po’ come capita girando nei bazàr. Con tale spirito, che sollecita occhi e menti aperte, si inaugura oggi il 6° Malatesta short film festival dal titolo appunto “Cinema bazàr”, a Cesena fino a domenica 30 ottobre, ideato e diretto da Luca Berardi, regista e ricercatore di cinema d’archivio, insieme con associazione Albedo.

L’appuntamento è alle 18.30 nell’ex Roverella di via Dandini 7 a Cesena, luogo pulsante di presenza dal mondo tra voci, volti, corpi di vari paesi, luogo improntato alla socialità del nuovo tempo. «La virata che abbiamo compiuto negli ultimi anni – fa sapere Berardi – è stata proprio quella di portare il Malatesta short festival nella “sala di quartiere” togliendolo dalla sala cinematografica deputata. Non come vezzo, ma per valorizzare luoghi diversi della città, pure integrati in un contesto sociale. Ciò per portare cultura ma, in questo caso, per fare scoprire il nostro cinema internazionale, che non voglio chiamare “corto”, ma preferisco “breve”, a un pubblico che meno frequenta i luoghi deputati della cultura».

L’Ex Roverella crogiuolo di popoli del mondo, in procinto di essere riqualificato sia come centro abitativo che aggregativo, è una scelta azzeccata del festival; stasera infatti il focus è sul cinema del Medio Oriente con “Visioni mediorientali”, prima serie di corti in concorso selezionati, per un’ora e trenta di proiezioni (ogni pellicola ha una durata di 15’, 20’ circa, fino a punte di 30 minuti). Al termine la giuria assegna il primo premio.

Non c’è il red carpet, ma c’è qualcosa di più succulento nella prima serata; è una cena mediorientale che verrà servita alle 19.30. A prepararla è lo staff di Cucine Popolari Cesena, il ristorante nato per unire sia chi non può permetterselo, sia chi può, gestito da volontari. Prima, alle 18.30, taglio del nastro e saluti introduttivi della direzione del festival e istituzioni. Alle 20.30 interessante incontro con Monica Macchi, organizzatrice del Nazra Palestine Short Film Festiva. L’esperta Macchi introduce al pubblico il cinema palestinese e propone tre cortometraggi che hanno vinto le ultime edizioni. Fornirà pure tracce per apprezzare meglio le pellicole in concorso al Malatesta festival, che alle 21.30 vengono proiettate e introdotte a loro volta da Ilaria Bianchi esperta di cooperazione allo sviluppo. «Credo sia una serata interessante per i molti spunti diversi che contiene – aggiunge il direttore – ma sono pure convinto che suggerirà modalità agli spettatori per ripensare a quel mondo che genericamente viene chiamato Medio Oriente. Le pellicole aprono squarci differenti». In programma sette corti internazionali provenienti da Iran, Israele, Cipro, Libano e Sudan; Ilaria Bianchi spiegherà le ragioni del perché un film del Sudan viene inserito nel focus del Medio Oriente.

I sette corti selezionati si basano sia sul linguaggio della fiction, sia su quello dell’animazione (entrambi fra le espressioni più utilizzate dai cineasti). Raccontano sentimenti di solitudine sotto vari punti di vista; si avverte l’emarginazione di chi è migrato in un nuovo Paese e si è lasciato alle spalle la famiglia, ma vi sono anche storie di incomprensione famigliare e di isolamento. C’è poi il tema della vecchiaia, ma c’è pure quello della libertà, intesa come rottura delle tradizioni e di convenzioni sociali obsolete e arrugginite. I film raccontano uomini e donne decisi a spiccare il volo per perseguire i propri desideri, lontano da pregiudizi e preconcetti che li hanno costretti all’infelicità. Ingresso libero.

Sono ancora aperte le iscrizioni al workshop di Rotoscopio guidato dall’esperto Michele Bernardi nello Spazio Cesuola di Ponte Abbadesse sabato 29 ottobre (ore 14.30-17.30) e domenica 30 ottobre (ore 10-12.30 e 14-16.30). Euro 20.

Info: 329 3110472