Mais, l’asino di Russi che resiste all’alluvione: “Era destinato al macello, è il nostro supereroe”


Pascola libero e al sicuro l’asino Mais con le fidanzate Giuditta e Nerina, considerato in rete l’eroe simbolo della tenacia e della forza della Romagna che non cede alla furia delle acque e alla sventura. Dopo il drammatico salvataggio, ieri è stato accolto nell’azienda agricola Le Querce di San Savino di Fusignano. Ora ad attenderlo sono le proprietarie Rossella e Jessica che stanno liberando dal fango la loro fattoria Le Chiocce Romagnole di Russi, grazie all’aiuto di tanti volontari. E nel frattempo intere squadre del centro riabilitativo Loto, del centro fauna Il pettirosso e della stessa azienda le Querce continuano a prestare aiuto a fattorie e allevatori in difficoltà nonostante.
Ma nessuno è stato più tenace e coraggioso di Mais che ha percorso 3 chilometri con l’acqua sopra la pancia, infreddolito e stanco, seguendo i soccorritori nella corrente forte che tutto trascinava via. Ore concitate di pioggia e vento che non hanno lasciato scampo a molti animali travolti dalla piena. Per molte ore la fattoria è rimasta isolata senza elettricità e in balia delle acque. “Mais era un animale destinato al macello – racconta Rossella –, noi l’abbiamo salvato una prima volta e con questo salvataggio è diventato il nostro supereroe”.

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Commenti

  1. Grande emozione per la vicenda dell’asinello Mais e dei suoi disgraziati compagni di sventura elevati a simbolo di resilienza. Ma chi si è emozionato per l’asinello sa che fra qualche settimana, passata l’ondata delle emozioni, potrà ritrovarli nella MORTADELLA?

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