Ben 6mila firme in una settimana, ma anche un incontro con i sindaci della Valmarecchia, oltre al sostegno da Lega antivivisezione e “Terra!”. Continua ad estrarre frecce dal suo arco il Comitato per la Valmarecchia deciso a opporsi alla costruzione del polo avicolo alla Cavallara, voluto dalla ditta marchigiana Fileni. Quando arriverà a quota 7.500 adesioni, ne mancano 1.500, la petizione lanciata dal Comitato rientrerà nel 10% di quelle più firmate su Change.org Italia. Spiegano gli organizzatori: «La questione ha superato i confini della Valle con le adesioni di Lav e Terra! In una settimana 6mila persone hanno firmato la petizione che abbiamo pubblicato domenica 19 febbraio per lo stop al nuovo allevamento industriale di polli che Fileni vorrebbe realizzare alla Cavallara, in Alta Valmarecchia». Un attacco via terra, cielo e mare quello del gruppo, per scomodare una metafora bellica, visto che ha già invocato l’intervento del presidente della Regione Stefano Bonaccini chiedendo «di attivarsi per fermare i cantieri in corso, prima che sia troppo tardi». Per questo, il gruppo ha ritenuto importante convocare tutti i sindaci dell’Unione comuni Valmarecchia «per un incontro a porte chiuse», in calendario a stretto giro, «per confrontarci e raccogliere le osservazioni e le considerazioni degli amministratori del territorio». In discussione un progetto «che – ribadiscono – preoccupa gli abitanti della Valle e non solo», un progetto, insiste il Comitato, «mai discusso pubblicamente nel corso di un inter autorizzativo iniziato nel 2020».
Nell’ultima settimana sono scesi in campo per supportare l’azione del Comitato “Per la Valmarecchia – Stop allevamenti intensivi” anche due associazione nazionali: la Lega antivivisezione (Lav) e Terra!, che si occupa di campagne in ambito agricolo e analizza le distorsioni legate al mercato della grande distribuzione organizzata, oltre a tante organizzazioni di categoria della Vallata e non solo. Precisano dal comitato: «Siamo stati contattati anche da parlamentari (come la pentastellata Angela Raffa che ha messo nero su bianco un’interrogazione, ndr) e consiglieri regionali di diversi schieramenti», tra cui Giulia Gibertoni del Gruppo misto, autrice di un’altra interrogazione. In tanti hanno mostrato il loro interesse ad approfondire l’iter che ha portato all’autorizzazione dell’intervento, «cosa che – rimarcano – stiamo facendo supportati da tecnici e legali». Quanto al dossier in elaborazione, sarà messo a disposizione della Regione. Già affilata dunque la prossima freccia da scoccare: «Nei prossimi giorni, passate le primarie del Partito democratico, chiederemo un incontro al presidente Bonaccini. È tempo che il confronto esca dai social e – concludono – entri nelle stanze della Regione Emilia Romagna».
il futuro del pianeta è il NOSTRO futuro. non sprechiamo la vita , nostra e degli animali
invece di diminuire gli allevamenti intensivi per scopi alimentari, dato che c’è tutto questo inquinamento del suolo,aria, acqua e primordiale il malessere,la vita di sofferenza degli animali in gabbia,noi continuiamo ad aumentare la produzione di carni , continuiamo a comprare con due soldi e riempirci le panze di questa sofferenza, senza voler capire quello che stiamo facendo!!!