Maestra a processo a Rimini, a giugno sentiti i primi testimoni

Rimini

RIMINI. Entrerà nel vivo con l’audizione dei primi testimoni dell’accusa il prossimo 24 giugno il processo alla 63enne maestra riminese accusata di maltrattamenti aggravati ai danni dei bambini di una scuola per l’infanzia comunale. Il giudice del Tribunale di Rimini, Elisa Giallombardo, ha dedicato infatti l’udienza di ieri all’ammissione delle prove. Sono state accolte alcune delle eccezioni presentate dal collegio difensivo dell’imputata (avvocati Moreno Maresi e Mattia Lancini) con la conseguente esclusione dal procedimento, per vizi di forma, di otto delle oltre venti parti civili inizialmente ammesse come parti civili. Il Comune, assistito dall’avvocato Maurizio Ghinelli, è chiamato in causa come responsabile civile. Resta nel processo la gran parte dei genitori dei bambini che sarebbero stati maltrattati dalla maestra, difesi – tra gli altri – dagli avvocati Monica Rossi, Cristiano Basile, Marco Tailamun, Andrea Muratori.

L’imputata era finita agli arresti domiciliari tre anni fa, dopo una indagine coordinata dal pm Davide Ercolani e condotta in presa diretta con un mese di registrazioni video dai carabinieri di Rimini.
Stando al capo di imputazione, avrebbe tenuto i bambini «in un continuo stato di soggezione e paura a causa del suo atteggiamento violento e vessatorio».

In passato era stata già indagata in un procedimento penale per abuso dei mezzi di correzione, a seguito di una denuncia del 2010 quando lavorava in un altro asilo. La vicenda non rientrerà dalla finestra nel processo in corso: nel frattempo, infatti, è finita nel nulla e non sarà riproposta attraverso le vecchie testimonianze. È scattata la prescrizione, prima dell’eventuale richiesta di rinvio a giudizio.

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