Lupi sulle colline faentine: "Attaccano anche i cavalli"

È allarme lupi sull’Appennino faentino. Ce ne sono tanti, e famelici. Gli episodi di aggressioni agli allevamenti al pascolo o ad animali da cortile nei pressi delle case ormai non si contano. Pochi giorni fa a Riolo Terme, nei pressi di Acqualand, un proprietario si è visto predare le sue oche, almeno quattro tutte insieme. Sono rimaste solo penne sparse nella piantagione dove è avvenuto il lauto pasto. Dalle orme trovate sul terreno è evidente un inseguimento. Non sono tracce di una volpe, potrebbero essere di cani randagi, ma è più probabilmente di lupi. Dal punto di vista del danno il risultato non cambia: i proprietari sono comunque allarmati. Sull’alto Appennino vi sono allevamenti a rischio costante.

E non si tratta solo delle classiche greggi. In pericolo sono pure i cavalli e le mandrie di bestiame. «Ho oltre 30 cavalli nei pascoli e sono seriamente preoccupato per la mia attività e il mio futuro di allevatore. C’è chi ha abbandonato proprio per questo motivo». A parlare è Vincenzo Moffa uno di più conosciuti allevatori del Marradese, titolare del maneggio La Casetta, i cui destrieri sfilano anche al Palio del Niballo. Che continua: «Negli ultimi 15 mesi il mio allevamento è stato danneggiato in più occasioni dai predatori. Ho trovato due cavalli straziati e la causa è riconducibile ai lupi. Ancora prima hanno ucciso capre e pecore che ho dovuto smettere di allevare. Gli avvistamenti sono frequenti: adesso ho paura che attacchino anche nei paddock e nelle scuderie dove tengo due pony, il cui valore è affettivo oltre che economico perché sono addestrati per concorsi e spettacoli». Moffa spiega come possono avvenire gli attacchi: «Gli equini al pascolo spesso si dividono e alcuni esemplari possono così essere isolati dai lupi. A questo punto, spaventatissimi, vengono inseguiti e succede che un inciampo o una caduta diventi fatale, quando addirittura non vengono spinti di proposito in scarpate per essere poi sbranati». Non tutti gli attacchi vanno a buon fine, succede anche che i cavalli si disperdano e recuperarli diventa impresa ardua.

I metodi di difesa non sono molti: «Anche i cani possono essere aggrediti e il ricambio costa». C’è chi parla di mettere muli, «ma non ne posso prendere uno per ogni cavallo, se no alleverei muli» dice l’allevatore, la cui analisi è un allarme che fa riflettere. «Chi mi rimborsa i danni? Non ho visto alcun risarcimento. La perdita di un animale costa parecchio: oltre al suo valore commerciale c’è da considerare il seppellimento o smaltimento, le certificazioni veterinarie, la burocrazia, il tempo perso. Il lupo è sempre esistito ed è giusto che mangi e continui a vivere ma in numero equilibrato. Essendo ai vertici della catena alimentare non ha antagonisti perciò è l’uomo che deve pensarci, altrimenti non mangia lui. Dai cavalli e bestiame, il passo verso attacchi all’essere umano non è lungo, perciò vanno presi provvedimenti in fretta».

Newsletter

Iscriviti e ricevi le notizie del giorno prima di chiunque altro Clicca qui