“Lumina in tenebris”, Chiara Muti ed Elena Bucci al Ravenna festival

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Il Dante Alighieri celebratissimo in questo VII centenario acquista un ulteriore sguardo stasera alle 21.30, sul palcoscenico del teatro Alighieri. Avviene con la novità “Lumina in tenebris”, produzione di Ravenna festival, in collaborazione con Le Belle Bandiere, da parte di due attrici le cui radici affondano nella Ravenna ove Dante si fermò. Sono Chiara Muti ed Elena Bucci, di nuovo insieme sullo stesso palco, di nuovo alle prese con una prima originale. Attraverso la voce del più grande poeta italiano, e anche attraverso la reciproca contaminazione vocale e di pensiero, Bucci e Muti evocano due figure della modernità che si congiungono idealmente alla schiera delle donne celebrate da Dante. Chiara ed Elena per il progetto “Lumina in tenebris” elaborano una drammaturgia propria e curano sia interpretazione che regia lasciandosi decisamente guidare dalla sostanza della poesia; di questa affermano «come luce e suono impalpabile viaggia veloce, seguendo vie imprevedibili, passa attraverso il tempo e la storia».

Insieme da anni

Fu proprio Dante, nel 2004 a unire sullo stesso palco le due attrici romagnole; allora fu la “Francesca da Rimini” su testo di Nevio Spadoni; continuarono poi raccontando dell’amore fra Teresa Guiccioli e Lord Byron in “Ridono i sassi ancor della città”. Poi cinque anni fa (2016), nel magnifico scenario del parco del Mausoleo di Teodorico, presentarono una suggestiva “Folia shakespeariana”. In questo caso le autrici indagano la forza insita nella poesia, quella che «resiste tenace a ogni censura, esilio, dittatura, cecità, rimbalza attraverso voci diverse, maestre le une alle altre». “Lumina in tenebris” diventa un viaggio attraverso la parola poetica di Dante, ora guida ora fonte di ispirazione. Così dalla Bibbia si passa al viaggio di Enea immaginato dal poeta Virgilio, ma anche a Boezio al quale, durante la cui prigionia, la filosofia fu di conforto. Il viaggio racconta la perdita del Paradiso secondo Milton, raggiunge il lager dove Primo Levi si aggrappò alla memoria del viaggio dell’Ulisse dantesco per fuggire, almeno con la mente, dalla terribile realtà. Si cita la “divina mimesis” di Pasolini a confronto con paure e dubbi del primo canto della Commedia, e poi le domande di Pascal, i versi d’amore di Byron, le visioni ultraterrene di Balzac, la perdita di Euridice narrata da Rilke, fino alle apparizioni dello spirito femminile che crea e rigenera, incarnato da Beatrice. Elena Bucci, reduce dal debutto di “Rivoluzione Dante”, prosegue il viaggio attorno all’Alighieri affiancata dalla voce di Chiara Muti vocata al recitar cantando. Le due musicalità vocali acquistano pertanto un ritmo poetico che può avvicinarsi a un concertato; intessendo, di voce in voce, di eco in eco, un ideale coro che raccoglie le parole di chi è venuto prima e di chi è venuto dopo Dante, con il contributo di Vincent Longuemare al disegno luci e Raffaele Bassetti drammaturgia del suono.

Il commento

Il nuovo “Luci nelle tenebre” celebra per le due artiste «l’inesausto potere della Commedia di essere materia viva, e di Dante di essere nostro contemporaneo, e poi la capacità della poesia di esprimere ciò a cui non sapremmo da noi dare voce e forma. Ci spinge verso quelle domande che ci accomunano e ancora senza risposta: chi siamo, dove andiamo, da dove veniamo. Il nostro smarrimento – aggiungono – è la selva oscura, è la notte in cui la poesia può accendere dei lumi per guidarci; ma è pure l’inevitabile disorientamento che precede il ritrovarsi, infine, trasformati». Streaming ravennafestival.live Euro 15-5. Info: 0544 249244

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