Siccità, nella Romagna occidentale la piovosità è calata del 69%

Lugo

Al fi là della pioggia di questo week-end, restano forti le preoccupazioni per le scarse precipitazioni degli ultimi mesi e per lo stabilizzarsi di una situazione di criticità idrica. Preoccupazioni confermate anche dai dati raccolti e appena elaborati dal Consorzio di bonifica della Romagna occidentale. Sul suo territorio di competenza il valore medio della pioggia del periodo gennaio-giugno dal 1993 al 2021 è pari a circa 274,33 mm. Rispetto a tale media, la piovosità del medesimo periodo nell'anno 2021 presenta un valore pari a 85,5 mm, equivalente a circa il 31% del valore medio. Rispetto a tale valore, si registra quindi un deficit di circa il 69% rispetto alla media della pioggia nel medesimo periodo. Dati analoghi a quelli registrati anche nel 2020.

Maxi prelievi dal Cer

Anche a causa di questo andamento climatico estremamente arido, il volume di acqua prelevato quest’anno dal Cer (Canale emiliano romagnolo) allo scopo di consentire l’irrigazione nella Romagna Occidentale al 30 giugno 2021 è di circa 30.500.000 metri cubi (a pari periodo, nel 2020 sono stati circa 30.700.000 metri cubi, confermando quindi un sostanziale allineamento fra le due annate).

Sempre più richieste

Il Consorzio di bonifica della Romagna Occidentale, per quanto riguarda la propria area di competenza, è quindi intervenuto nell’attività di fornitura di acqua per l’irrigazione già dai primi di marzo (di norma la stagione irrigua “regolare” inizia a metà marzo e si conclude a fine ottobre) e con il passare dei giorni, delle settimane, dei mesi la richiesta è via via aumentata.

Distribuzione che, si ricorda, in pianura avviene attraverso tubazioni interrate in pressione o canali vettori a cielo aperto, attingendo dal Cer, mentre in collina sfruttando l’acqua convogliata nei bacini d’accumulo interaziendali (i laghetti artificiali), che allo stato attuale garantiscono un accumulo di 2 milioni di metri cubi a servizio di 532 aziende (è in progetto la realizzazione e l’ampliamento dei bacini per altri 1,5 milioni di metri cubi a servizio di altre 142 aziende).

In soccorso agli agricoltori

Sottolineano dal Consorzio di bonifica: «Nel territorio di pianura attualmente viene distribuita acqua per usi irrigui a circa 4.500 aziende agricole per una superficie complessiva di quasi 38.000 ettari. Si stima che questa importante attività preservi una produzione di circa 70 milioni di euro, che andrebbe persa senza l’approvvigionamento irriguo. A ciò si aggiunge il beneficio economico apportato dall’indotto costituito da tutte le attività della filiera agro-alimentare. Né vanno trascurate le esternalità rappresentate dal mantenimento di un paesaggio verde che, senza colture, sarebbe destinato a evolvere verso la desertificazione e dal presidio che l’insediamento di attività produttive garantisce verso fenomeni di dissesto idrogeologico».

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