Si studiano i lavori per l’innalzamento del ponte ferroviario di Boncellino

Lugo
  • 13 agosto 2025

Era stato il primo a cedere sotto la furia della piena del fiume Lamone all’inizio del mese di maggio di due anni fa, originando un fiume di fango che dalla tristemente nota via Muraglione invase prima Boncellino e poi Bagnacavallo con le sue frazioni. Nemmeno due settimane dopo, cedette anche il frettoloso ripristino di quell’enorme buco nell’argine, replicando gli effetti devastanti della prima alluvione.

Adesso per quel ponte ferroviario, considerato uno dei corresponsabili di quei drammatici eventi, potrebbe arrivare una svolta. Si sta ragionando su un innalzamento, che consentirebbe alle future piene del Lamone di scorrere più agevolmente senza dover premere in quella sorta di curva a gomito che venne erosa minuto dopo minuto.

L’eliminazione del ponte ferroviario, o il suo innalzamento, è ciò che chiede da tempo la comunità dei residenti, contestualmente all’innalzamento della stessa quota arginale: diversi appelli e sollecitazioni in questa direzione sono stati ripetuti nei mesi scorsi.

Il consigliere provinciale di Fratelli d’Italia a Ravenna Riccardo Vicari dopo aver raccolto gli appelli di alcuni residenti e comitati ha chiesto un aggiornamento sull’iter degli interventi previsti in zona al ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti.

Da Roma la risposta non si è fatta attendere: «Il progetto definitivo è attualmente in fase di adeguamento da parte del progettista incaricato – ha ufficializzato il ministero - per recepire le modifiche richieste da Rete ferroviaria italiana. Una volta completato, sarà avviato l’iter per il finanziamento e trasmesso agli enti competenti per l’autorizzazione».

Certamente saranno più lunghi i tempi per vedere quel ponte maggiormente innalzato rispetto al letto del fiume.

L’intervento, peraltro, andrà realizzato su una delle linee ferroviarie più trafficate del territorio, quella che collega Ravenna con Lugo e Bologna, ogni giorno utilizzata da pendolari e studenti.

«La durata stimata dei lavori è di 2/3 anni dalla consegna – è stato precisato – e l’apertura del cantiere resta subordinata alla conclusione dell’iter progettuale, finanziario e contrattuale».

«Questa risposta è un primo segnale concreto – ha commentato Riccardo Vicari -. Continueremo a vigilare affinché l’iter non si perda nei meandri della burocrazia. Boncellino merita risposte e tempi certi. A tal proposito ho contattato l’azienda Bridge Engineering, incaricata della progettazione, per richiedere informazioni dettagliate sulle tempistiche di adeguamento e consegna del progetto. Vogliamo capire quanto tempo ci vorrà realmente – ha concluso -. La trasparenza è fondamentale per dare certezze ai cittadini e per evitare ulteriori ritardi». A.C.

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