"Sei come Bolsonaro": il sindaco di Lugo si infuria

«Nessuno mi può paragonare a quell’eversivo fascista di Bolsonaro, esattamente come quelli che si organizzano per venire alle riunioni contro gli interventi dell’Amministrazione».

E fu così che la sala si indignò, molti sentendosi offesi da quelle parole. A pronunciarle, in una replica focosa, è stato il sindaco Davide Ranalli durante la riunione della Consulta di Lugo Nord, l’ultima prevista nel tour di presentazione del Bilancio, svoltasi mercoledì sera nel Salone Estense e alla quale hanno partecipato anche gli assessori Valmori (Lavori Pubblici) e Pezzi (Scuola).
Il tema scottante era quello della nuova scuola dell’infanzia in largo Corelli. Un progetto ambizioso (potrà accogliere 130 bambini) che sta sollevando tante polemiche. Su tutte quella del verde e dell’abbattimento di alcuni alberi per lasciar spazio all’edificio.

Ed è proprio nel cruento dibattito che dalla platea è arrivato quello che il primo cittadino ha ritenuto un affronto. «Lei è un po' Bolsonaro – le parole della partecipante al microfono –. Dove c’è del verde lei lo taglia. La chiameremo il Bolsonaro di Lugo».

A pensarla così dovevano essere in molti a giudicare dal fragoroso applauso ricevuto. Una provocazione che ha però infuocato Ranalli. Il fair play che lo aveva contraddistinto tre mesi fa nella stessa sala (in quel caso a tacciarlo di “cialtroneria” era stato il consigliere della Buona politica Silvano Verlicchi, a conclusione di un intervento nel quale il civico respingeva al mittente, il sindaco, quello che a suo dire era stato lo stesso appellativo qualche anno prima durante una manifestazione in difesa del nosocomio lughese) e che lo aveva frenato da qualsiasi reazione d’impeto, questa volta è mancato.

In sala erano presenti molti residenti dell’area in cui sorgerà il nuovo asilo, arrabbiati e infuriati per quel progetto. «Non siamo mai stati informati di nulla – sottolineano alcuni di loro –. Non si può sacrificare un’area verde così grande, peraltro l’unica della nostra zona: vogliono abbattere gli alberi senza aver fatto nessuna valutazione, sperando che chi abita qui si accontenti della loro promessa di ripiantarli, chissà dove e chissà quando».

Ma non c’è solo l’aspetto green.
«Nessuno ha chiarito la problematica dei parcheggi e del traffico nelle vie adiacenti – aggiungono altri presenti -. Alcuni cittadini anziani hanno sollevato il problema del rumore dei bambini, senza ovviamente volerli discriminare, e gli è stato risposto di "vergognarsi" solo per aver pensato che i bambini possano rappresentare un disturbo. Sono state poste domande puntuali e problematiche ben circostanziate, ma non è stato portato uno straccio di valutazione concreta a sostegno dei pro e contro della nuova scuola».

«Ho assistito a uno spettacolo orribile – commenta in proposito Davide Solaroli, consigliere comunale del Gruppo misto - rappresentativo del sistema ottuso e sordo che soffoca da anni qualsiasi possibilità di miglioramento o di crescita. Se chi vuole dissentire civilmente argomentando e ponendo dei quesiti viene aggredito in questo modo, allora non lamentiamoci della scarsa partecipazione della cittadinanza. È la conferma che le Consulte, così come attualmente organizzate, non servono assolutamente a nulla se non a dare comunicazioni di decisioni già prese».

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