Sant’Agata sul Santerno: rimozione del ponte ferroviario, assemblea pubblica il 4 giugno

Lugo
  • 30 maggio 2025

Mercoledì 4 giugno alle 20.30 nell’area esterna della sala della comunità di Sant’Agata sul Santerno, in via Fucci Pollini 3, ci sarà un’assemblea pubblica dedicata alla rimozione del ponte ferroviario sul fiume.

Durante l’assemblea, voluta dall’Amministrazione comunale per garantire a tutti i cittadini la necessaria trasparenza su un’opera molto attesa, sarà illustrato nel dettaglio l’intervento di rimozione del ponte ferroviario da parte di Rete ferroviaria italiana (Rfi). Interverranno Marco Bacchini (Agenzia regionale di Protezione civile), Filippo Catalano, Sandra Serra, Luca Chiodi e Francesco Radi (Rfi) e i referenti dello studio di progettazione Ets e dell’impresa esecutrice Railway Enterprice Srl.

I relatori saranno a disposizione del pubblico per rispondere a dubbi e domande.

In caso di maltempo, la serata si svolgerà nella chiesa arcipretale di piazza Monsignor Rambelli.

La demolizione del ponte, finanziata dalla struttura commissariale per la ricostruzione per 6,1 milioni di euro, richiederà complessivamente circa sei mesi di lavoro; nelle scorse settimane sono stati avviati i primi lavori propedeutici. L’operazione richiederà l’intervento di una pesante gru della quale sono disponibili pochissimi esemplari in tutta Italia: il ponte (dal peso di 200 tonnellate) verrà rimosso nella sua interezza grazie a un braccio meccanico di 40 metri, per essere poi smantellato a terra e smaltito.

La seconda fase di lavori prevede invece la rimozione dei piloni in alveo, operazione questa che può essere eseguita solamente con condizioni meteo favorevoli.

L’intero intervento richiederà l’allestimento di un cantiere che prevede la realizzazione di una piazzola in calcestruzzo per il collocamento della gru e la disposizione di due principali vie d’accesso: una seguendo il tracciato dei binari a partire dalla stazione di Sant’Agata e una sull’argine del fiume.

Rfi ha dato la propria disponibilità a ricostruire il ponte non appena disponibili i relativi finanziamenti, adeguandolo all’attuale altezza degli argini (il ponte attuale, realizzato nel 1951, ha una quota inferiore agli argini, che sono stati innalzati due volte negli anni successivi), con caratteristiche tali da non rendere necessaria la realizzazione di piloni in alveo.

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