Di quella realtà, quel mondo e quell’unicità che raccontano e scandiscono la moda e il costume a livello globale, ci sarebbero da dire tante di quelle cose che non basterebbe un libro.
Adesso però degli Archivi Mazzini a Massa Lombarda, che con i suoi 500 mila pezzi sapientemente selezionati e conservati sono tra i più grandi d’Europa, c’è una prima pubblicazione, da leggere, sfogliare e metabolizzare. Un libro di quella che a tutti gli effetti è l’enciclopedia vivente del costume, effervescente e in continua evoluzione.
Si chiama “I codici della moda” ed è stato presentato ieri sera al termine di una giornata in cui quegli hangar in cui sono divisi ed esposti abiti, calzature, accessori e riviste sono stati aperti al pubblico per una serie di visite guidate. Evento andato sold out nel giro di poche ore.
«Il progetto del libro – spiegano Attilio Mazzini e la figlia Benedetta, che insieme a Carla Marangoni sono il Dna dell’intero archivio - è il terzo capitolo di un percorso iniziato nel 2017 con la mostra a Imola a Palazzo Tozzoni, poi proseguito con il docufilm “Il lato nascosto della moda”, per creare la possibilità di far conoscere l’archivio nel suo contenuto e nella sua funzione senza rivelare la riservatezza delle sue dinamiche. Non con un semplice catalogo o un elenco di foto patinate di moda – sottolineano - ma cercando di trasmettere attraverso le parole e le immagini l’essenza del mondo Archivi Mazzini nella sua complessità».
Gli archivi infatti sono ambienti chiusi al pubblico, essendo la ricerca la fase più delicata e discreta di tutto il processo creativo per realizzare una collezione. Ad entrarci, arrivando a Massa Lombarda da ogni parte del mondo, sono gli uffici stile di un po’ tutte quelle maison e quei brand le cui collezioni talvolta diventano oggetti cult, da avere a tutti i costi.
«Farli conoscere attraverso percorsi alternativi ci è sembrata la scelta più vicina alla nostra visione – aggiungono le tre colonne portanti degli Archivi Mazzini -. L’idea è stata condivisa con gli autori Vittorio Linfante e Chiara Pompa, docenti dell’Università di Bologna Campus di Rimini del Corso di culture e pratica della moda, per quanto riguarda i contenuti di testo e curatela immagini oltre a Massimo Zanella referente della casa editrice Moebius».
Il volume, che si appresta a diventare il regalo natalizio perfetto per i cultori del fashion ed entrare nelle mensole delle loro librerie come il pezzo perfetto di Tetris, si articola in 3 sezioni: il primo testo è una profonda analisi di cosa sono gli archivi di moda oggi e della loro funzione, in particolare la genesi e la formazione degli Archivi Mazzini, una realtà unica nel suo genere; la seconda parte riguarda le immagini che rappresentano la ricerca di stile nei suoi codici primari, quindi una selezione di capi non sempre iconici o sfarzosi ma ricchi di contenuto suggestivo e creativo; per ultimo il contenuto che parla di moda e creatività, della costante necessità di nutrirsi di memoria storica e contemporaneità.