Massa Lombarda, aggredita in strada davanti alla figlia: “Punita perché non porto il velo”

Lugo
  • 24 maggio 2025

Insultata, presa a calci e pugni. Il motivo gliel’hanno praticamente detto in faccia, poco prima che la aggredissero davanti alla figlia che assisteva terrorizzata alla scena: “Con gli italiani fa la puttana e a noi non ci caga”. E’ accaduto sabato scorso in via Vittorio Veneto, a Massa Lombarda, all’altezza del Comune. In seguito alla denuncia sporta da una donna di origine algerina, in Italia da tanti anni, i carabinieri hanno identificato il presunto aggressore, che ora rischia l’accusa di lesioni personali. La vittima è una giovane donna di origini arabe, intervistata in un video pubblicato sul sito “L’altra Imola” e diramato via social. E’ certa, spiega, che le ragioni di quella brutale aggressione siano legate al fatto che «non portavo il velo».

Gli sputi e l’aggressione

«Mi si è avvicinato un ragazzino e mi ha detto “salam”, ciao, sfiorandomi il braccio. Io parlavo al telefono, gli ho fatto un sorrisino è mi sono avvicinata di più a mia figlia». A poca distanza c’erano altri due amici del giovane, impegnati a prendere le sigarette al distributore. «Appena sono arrivata all’altezza della macchinetta li ho sentiti offendermi. Io gli ho chiesto il motivo di quegli insulti, dicendogli che avrei potuto denunciarlo. Forse anche questo ha scatenato la sua reazione. Ha sputato e lo sputo è arrivato alla mia bambina. Mi ha dato un calcio in mezzo alle gambe e un pugno nell’orecchio». La prognosi è di 10 giorni.

La vittima si è fatta un’idea delle ragioni di tanta violenza: «Non ho voluto parlare con loro - ribadisce -. Pur essendo araba sono molto integrata. Per loro, mi vesto alla occidentale, sono tatuata, frequento italiani, non porto il velo. Mi vedono frequentare e scherzare con persone italiane. Li ho proprio sentiti insultarmi».

Per la bambina è stato un trauma. «Mia figlia urlava, è scioccata». Ora, continua la giovane madre, non vuole uscire, «mi dice “no mamma, ci sono dei mostri”». Quei volti non sono nuovi alla donna: «Li vedo sempre in piazza a ubriacarsi».

Le ricerche del responsabile

La denuncia ha fatto scattare subito le ricerche da parte dei carabinieri, che hanno acquisito i filmati registrati dalle telecamere di sicurezza presenti in zona. E in breve tempo il presunto responsabile dell’aggressione è stato individuato. «Se avessi portato il velo non sarebbe successo. Sì, faccio il digiuno, prego quando ne ho voglia, vado anche in chiesa ad accendere una candelina, perché comunque è il luogo di Dio e neanche mio padre me lo proibisce». Ora che il responsabile è stato identificato, continua la giovane, «voglio andare avanti. Oggi è successo a me ma domani potrebbe succedere a mia figlia».

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