Lugo, tragedia sull’argine del Santerno: chi era il 57enne morto sul lavoro

Tragedia sull’argine del Santerno: un operaio albanese di 57 anni, Lutfi Ferhati, è morto schiacciato dal muletto che lui e un collega stavano utilizzando. Il drammatico infortunio sul lavoro si è consumato verso le 15.30 di ieri sulla sponda del fiume a ridosso di un terreno agricolo dell’azienda al civico 6 di via Lunga, alle porte di Lugo, quella in cui l’uomo lavorava da oltre vent’anni. Un campo quasi al confine con S.Agata che, peraltro, dista alcune centinaia di metri dall’ingresso principale sulla strada.
La tragedia
In quegli attimi, insieme al nipote del titolare, l’operaio stava utilizzando quel mezzo per terminare la posa dell’impianto di irrigazione, le classiche pompe idrovore tramite le quali l’acqua del fiume sarebbe confluita nei campi. Dalle prime testimonianze, pare che proprio quando entrambi erano in cima all’argine qualcosa abbia provocato il rovesciamento del muletto, sotto il cui peso ha cessato immediatamente di battere il cuore dell’uomo, residente a Lugo con la moglie e padre di due figli. Saranno le indagini di carabinieri e tecnici della Medicina del lavoro accorsi sul posto a ricostruire l’esatta dinamica del fatale incidente, ma tra le prime ipotesi ci sono l’errore umano durante le manovre, un guasto meccanico, un cedimento del terreno sottostante oppure la combinazione di alcune di queste possibilità. Non è ancora chiaro, peraltro, chi dei due stesse guidando il mezzo e dove si trovasse la vittima, ai comandi o inadeguatamente trasportato.
Scena straziante per il giovane collega, che ha immediatamente allertato i soccorsi: la centrale del 118 ha provveduto a inviare sul posto un’ambulanza e l’automedica, optando anche per l’impiego dell’elisoccorso. Tuttavia, al loro arrivo, medici e paramedici non hanno potuto far altro che constatare il decesso dell’uomo e congedare l’elicottero che quindi non è nemmeno mai atterrato. Nel frattempo erano intervenute anche due pattuglie dei carabinieri e una prima squadra dei vigili del fuoco del vicino distaccamento.
Il lavoro più complicato, infatti, è stato sollevare quel mezzo per poter estrarre la salma dell’uomo. Per farlo, da Ravenna è intervenuta una seconda squadra con autogru, impossibilitata nell’immediato ad operare per le difficoltà logistiche di quel punto, impossibile da raggiungere percorrendo l’argine e troppo distante dalla quota massima su cui zavorrare il mezzo e azionare il braccio meccanico. A complicare le singole operazioni anche un intenso temporale che ha reso ancora più scivoloso il manto erboso e aumentato lo strato di fango.
I sindacati: “Sicurezza tema irrinunciabile”
In una nota i sindacati insistono sul tema della sicurezza: “È di ieri - si legge in una nota - la tragica notizia di un grave incidente sul lavoro, nel settore agricolo, che ha causato la perdita della vita di un lavoratore di 57 anni impegnato nella sistemazione di idrovore per l’irrigazione. Le cause dell’incidente, avvenuto alle porte di Lugo, sono attualmente al vaglio delle autorità competenti. Fai Cisl, Flai Cgil, Uila Uil della provincia di Ravenna esprimono profondo cordoglio alla famiglia e ai colleghi della vittima.
La sicurezza di lavoratrici e lavoratori deve essere sempre una priorità assoluta e i sindacati condannano fermamente ogni forma di negligenza e di mancanza di formazione e di rispetto delle norme di sicurezza sul lavoro”.
“Proprio per questo motivo – commentano Roberto Cangini, Laura Mazzesi e Alessandro Mazza, rispettivamente di Fai, Flai e Uila - crediamo diventi determinante l’avvio dell’attività dei Rappresentanti dei Lavoratori per la Sicurezza Territoriali (Rlst) nel comparto agricolo. La figura è fortemente voluta e sostenuta dai sindacati, per garantire una presenza costante sul territorio in grado di supportare, vigilare e stimolare l’adozione di tutte le misure preventive necessarie a tutela della salute e della sicurezza. Inoltre, la presenza degli Rlst è utile affinchè siano rafforzate le misure di prevenzione e controllo per evitare che tragedie simili si ripetano. Rinnoviamo il nostro appello alle istituzioni, alle aziende e a tutti gli attori coinvolti, unendoci alla richiesta delle confederazioni provinciali di Cgil, Cisl e Uil alla Prefettura di convocazione urgente del Tavolo del Patto Territoriale per la salute e Sicurezza nei luoghi di lavoro. Si sottolinea la necessità di procedere con l’aggiornamento del protocollo appalti privati, affinché si individuino soluzioni e misure necessarie per garantire ambienti di lavoro sicuri e dignitosi per tutte le lavoratrici e i lavoratori del settore agricolo”.