Lugo, strade pericolose e troppi incidenti

Lugo

Dopo gli ultimi due drammatici incidenti verificatisi nel giro di circa due settimane nel Lughese (quello di venerdì 21 ottobre sulla Bastia nel quale è morto il 15enne Samuele Citrà ed è rimasto gravemente ferito il fratello Stefano alla guida dell’auto, e quello di sabato notte in cui a perdere la vita è stato il venticinquenne Simone Ricci Picciloni) il tema della sicurezza stradale torna a far discutere.
A maggior ragione proprio perché entrambe le strade in questione, via Tomba e la più trafficata via Bastia, sono spesso riportate nelle cronache per i gravissimi incidenti, talvolta mortali.
A onor del vero, quello nella notte tra sabato e domenica è avvenuto sì in via Tomba, ma non nelle adiacenze del famigerato incrocio con via Sant’Andrea, quello per cui ancora oggi la comunità di Bizzuno, la frazione di Lugo che utilizza maggiormente e quasi obbligatoriamente quelle strade, chiede ulteriori interventi. Nei mesi scorsi è stato installato un velox, ma per chi vi abita e transita sembra non bastare.

«Al debutto il velox di via Sant’Andrea ha registrato un numero sostenuto di infrazioni che adesso stanno diminuendo – spiega l’assessora alla Polizia locale, Veronica Valmori –. Possiamo quindi dire che sta svolgendo il suo ruolo di deterrente all’alta velocità e di relativa messa in sicurezza di un incrocio che troppe volte è stato scenario di incidenti anche con esiti drammatici. Non prevediamo in questa fase ulteriori interventi ma siamo sempre disponibili a confrontarci con i cittadini a partire dalla Consulta».
Il grande problema della Bastia invece, il tratto stradale che da Lugo e Sant’Agata sul Santerno porta sino a Lavezzola, attraversando i territori limitrofi di molte frazioni, è che la sua conformazione "istiga" a spingere troppo sull’acceleratore.

«Via Bastia è una strada con diverse criticità – prosegue l’assessora Valmori – dal grande traffico che coinvolge diverse tipologie di mezzi al comportamento di chi è al volante che spesso eccede in velocità o effettua manovre imprudenti. Come tutti sanno in un tratto è stato istallato un velox con lo scopo di limitare la velocità cosa che non è stato possibile fare nel tratto in corrispondenza della frazione di Santa Maria in Fabriago».

Ma un’analoga situazione di pericolosità, per rimanere nel raggio di pochi chilometri, si ripropone lungo via Quarantola, il trafficato rettilineo che collega Lugo a Fusignano, spesso teatro di gravi incidenti.
La pubblica illuminazione
Infine, e altrettanto attuali, ci sono le prime polemiche sul rapporto tra il presunto futuro deficit di sicurezza stradale e lo spegnimento notturno di gran parte dell’illuminazione pubblica, già in vigore su tutto il territorio dell’Unione. Una condizione che, con l’imminente arrivo dell’inverno, quindi anche ghiaccio e nebbia, preoccupa qualcuno. Da lunedì scorso dunque è così anche nel comprensorio lughese: nel centro urbano lo spegnimento avverrà dall’1 alle 5, mentre nell’area extra urbana l’orario iniziale verrà anticipato di mezz’ora.
Saranno esentati dalla restrizione l’area del Pavaglione, incroci ritenuti pericolosi, attraversamenti pedonali e rotatorie con flussi di traffico rilevante. Per chiarezza, nella nottata dell’incidente in via Tomba, nel Lughese non c’era nessun lampione spento perché i provvedimenti non erano ancora in vigore. Questi ultimi, peraltro, sono stati adottati dall’intera provincia, tenendo conto delle indicazioni della Prefettura al fine di salvaguardare la sicurezza della circolazione e il funzionamento dei servizi.

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