Lugo, spegnimento della pubblica illuminazione

Lugo

Come anticipato nei giorni scorsi proprio su queste pagine, da ieri tutta la Bassa Romagna è tornata a spegnere l’illuminazione pubblica nelle ore notturne. Una misura legata al risparmio energetico e che durante il periodo delle festività natalizie è stata derogata da alcuni Comuni. Non tutti però, e già questo ha sollevato qualche polemica: sulla coerenza di chi ha prima spento e poi riacceso, sulla determinazione di chi ha tenuto spento tutto e soprattutto sulla sconfessata unanimità della decisione presa nei mesi scorsi. Tuttavia, da ieri i nove Comuni dell’Unione tornano allineati. Nessuno escluso.

A rimanere illuminata, infatti, era rimasta solo Sant’Agata sul Santerno, che invece adesso, dopo aver terminato i lavori di sdoppiamento delle linee elettriche, si ritroverà anch’essa nel buio totale della fascia notturna compresa tra le 00.30 e le 5.

Detto ciò, le Amministrazioni ricordano che «il parziale spegnimento dell'illuminazione riguarda solamente alcune ore della notte, in modo da non interferire con le abitudini della gran parte della popolazione e delle attività, e consente di contenere gli aumenti legati al caro energia, in un periodo difficile per i bilanci pubblici, legati all'inflazione come quelli familiari e delle imprese».

Un risparmio che, nel primo periodo di riferimento, è stata valutato in circa 150mila euro.

A rimanere regolarmente accesi e in funzione sono i varchi stradali elettronici di presidio del traffico e le telecamere di sorveglianza, così come i punti più sensibili per la sicurezza della viabilità. Il provvedimento sarà in vigore fino al 30 aprile e in ogni caso fino all’eventuale ritorno delle tariffe ai valori compatibili con gli stanziamenti presenti nei bilanci comunali.

E mentre a Lugo c’è chi ha provveduto a diffidare il sindaco dal lasciare al buio la città, nelle altre realtà il malcontento persiste pur rimanendo nell’ambito delle polemiche.
A tal proposito, alcune manifestazioni e fiaccolate multimediali di protesta annunciate per la metà del mese di dicembre sono andate praticamente deserte o annullate.
Rimane invece un dato curioso quanto bizzarro, che si registra soprattutto nei centri delle città.

Per contrastare lo spegnimento delle luci, alcune attività hanno deciso di lasciare accese le loro insegne luminose, non certo per farsi pubblicità. Il timore che i loro negozi possano essere vittime di furti e atti vandalici alimentati dalla complicità del buio – ipotesi per ora mai concretizzatasi nella Bassa Romagna – li ha indotti a questa scelta. Un’opzione, peraltro, gradita a chi abita nei paraggi che può contare su fonti luminose alternative.

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