Lugo, protesta dei residenti: «Troppo rumore da quella cabina»

Lugo

Dopo un anno dalla prima protesta nulla è cambiato, anzi adesso le famiglie che non riescono più a dormire serenamente per colpa della ferrovia sembrano essere aumentate. E il problema è sempre lo stesso: a creare parecchio disagio non è la corsa dei treni bensì una sottostazione elettrica lungo via Adige, nel quartiere di Madonna delle Stuoie, una grande cabina che garantisce la corrente per il funzionamento dell’intera linea ferroviaria da e per Ravenna. Più volte al giorno, infatti, il compressore al suo interno deve entrare in funzione per svariati minuti producendo un insopportabile rumore.

Un disagio che, peraltro, con la stagione estiva diventa qualcosa di insopportabile, impedendo ai residenti di tenere le finestre aperte.

A tal punto che ora chi non può più chiudere occhio è pronto a passare alle vie legali.

L’anno scorso avevano scelto le pagine del Corriere Romagna per rendere pubblica la loro disperazione, ottenendo una prima rassicurazione da Rfi.

«Abbiamo fornito i video con l’audio di quanto accade ogni giorno – ribadiscono alcuni residenti di via Livenza, dirimpettai dell’impianto sotto accusa - proprio perché si capisse l’incompatibilità di quella cabina con il quieto vivere. Un rumore che durante la giornata è molto fastidioso ma di sera e di notte diventa addirittura proibitivo. Quello che ci era stato ventilato l’anno scorso da Rfi sembra non essere stato realizzato: questa situazione va avanti da troppi anni e noi siamo stanchi, pronti a tutto per poter riposare tranquilli».

«Quella cabina trasforma l’energia elettrica adattandola al funzionamento dei treni – spiega Rfi - e funziona con un interruttore ad aria compressa che sicuramente quando ricarica emette il rumore di cui si lamentano i residenti. Abbiamo sempre provveduto alla sostituzione annuale del motore del compressore, proprio per evitare che l’usura e l’invecchiamento potessero aumentare l’effetto di rumorosità. Abbiamo già ordinato un nuovo interruttore, che ha un funzionamento differente, e confidiamo che questa soluzione possa eliminare definitivamente il problema – annunciano -. Attendiamo la consegna, i cui tempi però non dipendono da noi, per poi procedere all’installazione».

Però le temperature sono già oltre i 30 gradi.

«Nel frattempo, visto che con l’arrivo dell’estate i residenti giustamente tengono le finestre aperte e la rumorosità è maggiormente percepibile, è stata fatta una regolazione del funzionamento dell’interruttore che ne limita la ricarica nelle ore notturne – sottolinea Rfi -. Questo accorgimento dovrebbe aver già ridotto l’impatto acustico. Sono state fatte comunque diverse misurazioni della rumorosità che, tuttavia, non hanno mai superato i limiti di legge, comprendendo comunque quello che può essere il disturbo per chi abita nelle zone limitrofe».

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