Lugo, per il troppo caldo slitta il restauro della Meridiana dei Popoli

Lugo

«Pur non essendo mai entrata nel cuore di molti lughesi, riteniamo che la Meridiana dei Popoli meriti comunque di essere riportata ad uno stato dignitoso per rispetto sia verso i cittadini che per chi si reca a Lugo, rappresentando comunque un biglietto da visita per la nostra città. A inizio giugno Mario Nanni, autore dell’opera, aveva annunciato in accordo con l’amministrazione che entro luglio la stessa sarebbe stata ripristinata nel suo originario “splendore”: il termine è scaduto e come tutti i lughesi siamo quindi in attesa di sapere la data entro cui verranno effettivamente svolti i lavori». Sono le parole con cui il capogruppo di Area Liberale a Lugo, Simone Camanzi, polemizza sulla tempistica del restauro dell’imponente monumento installato solo undici anni fa e che, nelle intenzioni della passata amministrazione Cortesi, doveva rappresentare il simbolo della città. Da qualche mese l’esterno della struttura in acciaio appare in molti punti impresentabile, deturpato da aloni simili alla vernice usurata nei cofani delle vecchie auto.

Un celere deterioramento che aveva stupito anche l’artista, che proprio su queste pagine aveva annunciato un imminente restauro a proprie spese. Certo è che l’effetto ottico non è degno del valore dell’installazione, sia a livello concettuale che economico, ben 125mila euro. Lo strato di vernice trasparente che copre le facciate, infatti, si sta sgretolando sempre di più, così come sta accadendo alle centinaia di lettere che compongono le altrettante parole facenti parte del monumento. Un processo irreversibile, un difetto che il progettista aveva attribuito alla ditta esterna che si era occupata della verniciatura finale.

«Da una prima valutazione - aveva spiegato Nanni al Corriere Romagna due mesi fa - abbiamo pensato di rimuovere tutto lo strato di vernice con dei lavaggi ad acqua e bicarbonato; terminata la pulizia e l’asciugatura, riverniceremo adeguatamente le stesse pareti con dei prodotti adatti a resistere negli anni. Ci occuperemo anche di restaurare le parti più basse rovinate da scritte e incisioni».

Soddisfazione per l’auspicata e celere risoluzione del problema l’aveva espressa anche la sindaca Elena Zannoni che, peraltro, ai tempi del progetto e della sua approvazione, era già ai piani alti della Rocca: in qualità di presidente del Consiglio comunale, sedeva infatti di fianco al sindaco Raffaele Cortesi. «Si è scelto di aspettare qualche settimana per ottimizzare il ripristino - spiega la ora sindaca Elena Zannoni -. L’artista, Mario Nanni, mi ha spiegato che il fornitore della vernice con cui verrà restaurata l’opera ha fortemente sconsigliato di eseguire l’intervento con delle temperature così alte, che sicuramente comprometterebbero il risultato finale. Dunque si è optato per posticipare il restauro nel mese di settembre, intervento che Nanni ha confermato di voler eseguire a proprie spese».

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