Lugo, nuova vita agli abiti usati

Lugo


Per sabato 7 maggio è in programma “Svuotarmadio”, la prima edizione di un’iniziativa organizzata dal Rotaract di Lugo e patrocinata dal Comune di Lugo. Dalle ore 8 alle 14 il Pavaglione di Lugo diventerà il luogo ideale per dare una nuova vita ai vestiti dimenticati nel guardaroba: abiti, capispalla, maglieria così come borse e accessori, insomma tutto ciò che si stipa negli armadi, che spesso nemmeno si indossa più, potrà essere lasciato negli appositi banchetti che verranno allestiti.

Lo speciale appuntamento, presentato ieri mattina da Gabriele Longanesi del Rotary Lugo, dal vicesindaco Pasquale Montalti e da Francesco Alberoni del Rotaract Lugo, vuole coinvolgere la cittadinanza in un progetto che doni nuova vita a ciò che non si usa più e al contempo possa aiutare i più bisognosi, rispettare l’ambiente e preservare la storia.
La destinazione
La destinazione degli indumenti raccolti infatti seguirà la direzione delle “3 P”: persone, pianeta e partner.

Alle prime arriveranno tramite il coinvolgimento della Caritas, mentre sarà Hera a cercare di limitare gli effetti di quel particolare inquinamento di cui il settore moda, in particolare quello del fast fashion, è un protagonista negativo, spesso colpevole dell’incremento dell’effetto serra conseguente alla maggior produzione di gas.

A tal proposito i vestiti raccolti che risulteranno in cattivo stato verranno venduti alla multiutility operante nel settore rifiuti che si occuperà del riciclo certificato dei materiali. Il ricavato servirà a coprire le spese dell’intero progetto e, in caso di surplus, verrà donato alle Caritas della provincia.
Archivi e recupero
Non poteva mancare il lato storico-culturale dell’iniziativa, quello che forse sottolinea in modo particolare l’unicità del Made in Italy, dei suoi stilisti e della sua tradizione.
Tutto ciò che merita di essere preservato, ammirato e studiato entrerà a far parte degli “Archivi di ricerca Mazzini" di Massa Lombarda, una cattedrale del costume con oltre 500mila pezzi che il suo fondatore Attilio Mazzini ha costruito in oltre trent’anni di meticolosa ricerca di ogni singolo capo che sintetizzi la storia della moda nell’ultimo secolo. Quelli tecnicamente adatti al recupero invece verranno riutilizzati nelle creazioni di Silent People, azienda lughese fondata da Filippo Biancoli specializzata in borse e accessori realizzati con materiali di recupero.
All’iniziativa di sabato 7 maggio, peraltro, è prevista un'importante adesione da parte degli studenti degli istituti superiori di Lugo, ovvero il Liceo ed il Polo Tecnico Professionale, per incentivare le giovani generazioni al corretto utilizzo e riutilizzo dell’abbigliamento.

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